Aggressione in stazione e in carrozza, picchiato anche il capotreno

Il ferroviere ha provato a dividere alcuni ragazzi coinvolti in una rissa dopo che la vittima si è rifugiata sul treno che passava da Brescia: anche lui è stato investito da pugni
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Aggressione in Stazione e in carrozza
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Una rapina, una estorsione o forse un regolamento di conti per uno sgarro. Non è ancora chiaro perché la banda stesse picchiando selvaggiamente il ragazzo ma è certo, purtroppo, che ne ha fatto le spese il capotreno del convoglio sul quale la vittima si è rifugiata per sfuggire al pestaggio, colpito da pugni e investito dagli schizzi di sangue, tanto che è stato necessario rimandare la partenza per medicare il ferroviere e ripristinare le condizioni di sicurezza igienico sanitaria sul convoglio.

La lite

L’episodio è accaduto giovedì sera attorno alle 22 nella stazione di Brescia. Al centro un numeroso gruppo di giovanissimi, maggiorenni da poco secondo le prime informazioni raccolte dai carabinieri ma non si esclude che possano esserci anche dei minorenni, magrebini che stazionano sul piazzale dello scalo ferroviario e nei vicoli limitrofi. Tra di loro nasce una discussione che rapidamente degenera e, come mostrano le immagini delle telecamere, in diversi, almeno quattro o cinque, si accaniscono su un ragazzo. Lui allora fugge dentro la stazione, passa nel tunnel e poi sale verso i binari.

In quel momento, sono le 22.20 circa, è in sosta il convoglio Trenord appena arrivato da Verona e diretto a Milano. Ha le porte aperte e il fuggiasco sale al volo per mettersi al riparo.

Sul treno

Il ragazzo sperava che il treno partisse subito, portandolo via dai suoi aggressori, ma loro sono stati più veloci e lo hanno raggiunto sul convoglio. Il capotreno, dipendente Trenord che fa capo al deposito Milano-Fiorenza in servizio da sei anni, si accorge di quello che sta succedendo e cerca di sedare gli animi e di far scendere i ragazzi per porte ripartire. Ma la furia degli aggressori non si placa. Calci, pugni, morsi e spintoni coinvolgono anche il capotreno che viene colpito al torace. La zuffa però ha attirato l’attenzione e in pochi minuti intervengono sia gli agenti della Polfer che le pattuglie del Radiomobile dei carabinieri che identificano alcune delle persone presenti. Altre sono fuggite.

Nessuno ha riportato gravi ferite, per fortuna, ma è necessario pulire il treno prima che possa ripartire. La Polfer, come previsto dalla divisione delle competenze, si occupa dell’aggressione al capotreno e dell’interruzione di pubblico servizio mentre i carabinieri del Radiomobile stanno cercando di fare piena luce sul pestaggio del ragazzo: su cosa l’abbia provocato e su chi vi abbia effettivamente preso parte. Il materiale raccolto, tra immagini e testimonianze, è corposo e non sono esclusi sviluppi già nelle prossime ore.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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