Abisso Bueno Fonteno: «Esplorazioni utilissime contro la crisi idrica»

In questo periodo conoscere i percorsi sotterranei dell’acqua e le riserve che ci sono nella montagna è fondamentale per pianificare le politiche idriche, dice l’esperto Mauro Guiducci
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L'intervista a Mauro Guiducci, vicepresidente nazionale del Soccorso alpino e speleologico
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Cento uomini sono al lavoro da oltre 60 ore per salvare Ottavia Piana, rimasta intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno durante la mappatura della cavità carsica nell’ambito del «Progetto Sebino».

L’utilità delle esplorazioni

Mauro Guiducci, vicepresidente nazionale del Soccorso Alpino e speleologico chiarisce perché queste esplorazioni sono molto utili in ambito scientifico: «In questo caso specifico si sta lavorando da anni in accordo con gli enti locali. In questo periodo di grave crisi idrica conoscere i percorsi sotterranei dell’acqua e le riserve enormi che ci sono nella montagna è molto importante per poter pianificare le politiche idriche del territorio, si capirebbe come e perché ci sono certe sorgenti o perché alcune si prosciugano».

La geologia

Per Guiducci «lo stesso vale per la geologia. All’interno delle cavità carsiche si vedono molto meglio gli strati di roccia che all’esterno sono coperti di vegetazione oppure sono stati segnati dall’erosione. In profondità invece le testimonianze del passato geologico di un territorio si sono conservate molto meglio».

Guiducci insomma ripete che «la speleologia è una importante fonte di informazioni per studi scientifici che lavorano sul territorio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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