A Villa Carcina c’è il primo Ambulatorio di prossimità della Valtrompia

Portare la sanità vicino alle persone, in uno spazio condiviso tra servizi, associazioni e istituzioni. È questo lo spirito che anima il nuovo Ambulatorio di prossimità – il primo in Valtrompia – nato dalla collaborazione tra il Comune, l’Asst Spedali Civili di Brescia e l’Ambito territoriale valtrumplino.
Il servizio
Inaugurato ufficialmente all’interno dello Spazio Comunità di via Scaluggia, ma attivo già da un paio di mesi, lo sportello offre una presa in carico integrata ai cittadini fragili, anziani o con patologie croniche. Il servizio è svolto da infermieri di famiglia e comunità, una nuova figura della sanità territoriale, in raccordo con i medici di medicina generale e con l’area dei Servizi sociali. A sottolineare il valore dell’iniziativa è stato Stefano Mino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Villa Carcina: «È un presidio di prossimità reale – ha osservato –, dove la cura si basa sulla relazione».
Il sindaco Moris Cadei ha ricordato come l’ambulatorio sia parte di una visione più ampia, avviata dopo la pandemia. «Lo Spazio Comunità è nato da una lettura attenta delle fragilità emerse – ha spiegato il primo cittadino –. Oggi diventa anche presidio sanitario, rafforzando la rete dei servizi locali». Gianmaria Giraudini, presidente dell’Assemblea dei sindaci della Vatrompia, ha definito il progetto «una sperimentazione concreta, costruita su basi solide, destinata a diventare punto di riferimento per tutta la valle», mentre Enrico Burato, direttore socio-sanitario dell’Asst Spedali Civili di Brescia, ha evidenziato come l’ambulatorio anticipi le Case di comunità previste dalla riforma lombarda: «È un modello che dimostra come la sanità territoriale possa prendere forma concreta – ha commentato – grazie all’integrazione tra enti».
Altri servizi
Lo Spazio comunità ospita anche altri servizi come uno sportello informativo, attivo una volta al mese e gestito con il Rotary Club e l’associazione Volontariato Villa, che offre assistenza concreta per pratiche sanitarie e burocratiche come scelta e revoca del medico, rilascio della tessera sanitaria e orientamento sui servizi.
Giulia Arcari, direttrice del Distretto sanitario triumplino, ha ribadito il valore dell’integrazione socio-sanitaria, mentre l’assistente sociale comunale Rita Luppi e e Noemi Gitti, responsabile dei Servizi alla persona, hanno sottolineato il ruolo attivo delle reti locali nel sostenere i cittadini in difficoltà. «Questo progetto è il frutto del lavoro di squadra tra istituzioni, sanità e volontariato – ha aggiunto Mino –: e un esempio concreto di welfare di prossimità, costruito insieme per la comunità».
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