A Lumezzane 100 chilogrammi di cianuro nell’azienda dismessa

Due fusti da 50 chilogrammi di cianuro in polvere sono stati rinvenuti ieri pomeriggio in una galvanica a Lumezzane. L’intero sito industriale della ex Ghidini di via Donizetti nella frazione di Sant’Apollonio, dopo essere stato messo in sicurezza, è stato posto sotto sequestro.
Nel sito
Il ritrovamento è avvenuto nel corso di un’operazione congiunta cui hanno partecipato i tecnici del dipartimento bresciano dell’Arpa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente, i Carabinieri forestali delle stazioni di Concesio e Marcheno e, quindi, i Vigili del fuoco di Gardone Val Trompia e Brescia, chiamati quando i militari e il personale dell’agenzia di via Cantore, si sono trovati di fronte i due fusti contenenti la sostanza altamente tossica e pericolosa, abitualmente impiegata nei trattamenti galvanici.
«L’attività dell’Arpa di Brescia e dei carabinieri forestali – ha detto a conclusione della lunga giornata di lavoro il vice sindaco del Comune valgobbino, Claudio Gnutti, assessore a Lavori pubblici, manutenzioni, attività produttive e artigianato – in un territorio martoriato come il nostro, è di fondamentale importanza per la tutela dell’ambiente e del territorio e per la salute dei nostri concittadini».
Sotto la lente
L’attività di attenzione e controllo da parte delle autorità ha preso avvio da un lavoro dell’Amministrazione comunale, iniziato nel 2020, volto a risolvere il problema del torrente Gobbia, fino a qualche anno fa tra i corsi d’acqua più inquinati del nord Italia. «Una condizione di salute del nostro fiume che sta migliorando – ha aggiunto Gnutti – anche se rimane ancora problematica».

Al controllo di un’azienda dismessa ormai da quasi dieci anni si è arrivati grazie ad un lavoro innovativo condotto dai tecnici dell’Arpa e dai Carabinieri forestali che hanno incrociato i dati del registro imprese della Camera di commercio con le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Brescia, individuando così tutte le ditte che negli anni hanno operato nel mondo delle galvaniche.
Non si è proceduto, cioè, come fatto finora, al controllo delle aziende attive e operanti, ma l’attività di indagine si è interessata anche di quelle chiuse da tempo. Ed è proprio durante un controllo dei locali della ex Ghidini che sono stati rinvenuti, del tutto incustoditi i due fusti contenenti circa 100 kg di cianuro in polvere.
I rischi

Il pericolo che da quella sostanza potesse sprigionarsi una nube tossica ha imposto l’intervento del nucleo speciale dei Vigili del fuoco Nbcr (Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico), dotato dell’attrezzatura corretta per operare con determinate sostanze. All’interno del sito sono stati trovati altri tipi di rifiuti, come Nichel e Cromo esavalente contenuti in alcune vasche metalliche corrose dalle intemperie e dal tempo.
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