A Castenedolo una schiuma bianca invade la roggia e la provinciale

Elisa Cavagnini
I residenti hanno lanciato un allarme per l’inquinamento: «Non ne possiamo più, non è la prima volta»
La schiuma nella Roggia a Castenedolo - Foto © www.giornaledibrescia.it
La schiuma nella Roggia a Castenedolo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Danni ambientali, un altro sversamento non autorizzato in paese. La roggia Razzica è stata invasa ancora una volta da sostanze inquinanti, sulle quali è in corso un’indagine approfondita. Grazie alle analisi delle campionature effettuate ieri, sarà possibile avere un quadro più completo della situazione. Per ora si sa che una schiuma bianca ha percorso per chilometri il corso d’acqua, tanto da arrivare a invadere la Strada provinciale 236, all’altezza della ditta Stanadyne di via Matteotti.

La denuncia è stata effettuata proprio da parte di alcuni cittadini che abitano nella zona e che, già in altre occasioni, si sono ritrovati ad agire nel medesimo modo.

Il fatto

L’episodio si è verificato a partire dalle 20 di martedì sera e il picco è durato fino all’1 di notte di mercoledì; tuttavia la schiuma è stata visibile per tutta la notte, tant’è che anche la mattina era ancora presente sugli argini della roggia. Dai cittadini nelle località limitrofe, indignati e furiosi per il grave gesto che mette a repentaglio la salute dell’intero territorio, l’allarme è stato diramato con immediatezza. I residenti hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, sopraggiunti poi sul posto per il prelievo dei campioni, successivamente inviati ai laboratori Arpa.

Sul posto ha prestato supporto tecnico ai militari anche una squadra di volontari della Protezione civile locale.

Il precedente

La roggia che passa sul territorio di Castenedolo proviene da Rezzato, attraversa la località Ponticelli, costeggia l’autoparco Brescia Est, via Monte Grappa e prosegue poi il suo corso verso Ghedi. Non più di cinque mesi fa nella stessa roggia Razzica i cittadini avevano notato lo sversamento di una sostanza nera e oleosa; prima di allora, altri episodi, negli anni, avevano visto la roggia tingersi di rosso o riempirsi di schiuma come accaduto stavolta.

«È ora di dire basta al danneggiamento di ambiente e salute di tutti per fare i propri comodi e scegliere scorciatoie allo smaltimento autorizzato dei veleni» hanno commentato, ormai saturi, i numerosi abitanti della zona che, da ore, stanno denunciando l’accaduto anche in rete, chiedendo «maggiore centralità del tema ambientale da parte delle pubbliche istituzioni, ma anche più controlli per gli ecoreati e sanzioni pesanti per chi commette crimini che peggiorano ancor di più l’angosciante situazione ambientale della nostra terra». 

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