Cronaca

A Brescia perdiamo nel traffico 57 ore all’anno, balzo record del 36%

Rapporto Inrix 2025: aumenta il numero di ore perse in un anno, rispetto al 2024. Siamo terzi in Italia per ore sprecate in auto, superati solo da Roma e Milano
Brescia è terza in Italia per ore perse nel traffico in un anno
Brescia è terza in Italia per ore perse nel traffico in un anno
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Ci saranno pure i podcast, le playlist personalizzate, compagni di viaggio più o meno divertenti e la cara vecchia radio, ma passare nel traffico 57 ore all’anno resta una sostanziale perdita di tempo. Secondo i dati di Inrix Global, Brescia peggiora la sua già non buona posizione, balzando al terzo posto nella classifica italiana, dietro solo alle «capitali» Roma (76 ore) e Milano (67).

Di più: Brescia è nella top ten la città con il peggioramento più marcato: l’incremento rispetto al 2024 – quando si restava in auto in media 42 ore  – è di 15 ore, pari al 36%, addirittura al 46% rispetto al 2023. Nessuno, tra Roma e Torino, fa peggio.

Come avviene il calcolo

Inrix calcola le ore perse nel traffico confrontando il tempo di percorrenza reale, ricavato da milioni di dati anonimi di veicoli e smartphone, con il tempo stimato in condizioni di traffico libero. La differenza tra questi due valori rappresenta il ritardo dovuto alla congestione.

Per misurarlo utilizza metriche come il Travel Time Index, che indica quanto un viaggio si allunga rispetto alle condizioni ideali, e il Planning Time Index, che stima i tempi nelle situazioni peggiori. Sommando i ritardi annuali su spostamenti tipici, soprattutto nelle ore di punta, si ottengono le «ore perse per automobilista».

Il calcolo è basato su dati aggregati e su un riferimento ideale, a strada libera, che può sovrastimare il ritardo rispetto alle condizioni reali dei pendolari.

Strade più congestionate

Torniamo a Brescia. L’analisi di Inrix contiene tre mappe dedicate all’area urbana: la distanza che un conducente può percorrere dal centro città verso l'esterno in 30 minuti; i percorsi e le destinazioni più frequentate, non solo da e per il centro città; le principali direttrici percorse da chi arriva da fuori provincia e i comuni di arrivo.

La prima mappa evidenzia chiaramente quanto si sia ridotta la distanza percorribile in 30 minuti tra il 2023 e il 2025.

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Inrix 2025, la distanza percorsa in 30 minuti in diverse fasce orarie: 2023, 2024 e 2025 a confronto

Le altre due invece mostrano quali sono le strade più utilizzate e più congestionate. I problemi sorgono soprattutto lungo la Tangenziale ovest e la Tangenziale Sud, ma anche sulla 45 bis che collega la Bassa al lago di Garda e, nell’area ovest, la 510 che attraversa la Franciacorta per raggiungere il lago d'Iseo diventanto poi la SS42 che sale in Valle Camonica.

Inrix Global Traffic 2025: le strade più trafficate dell'area bresciana
Inrix Global Traffic 2025: le strade più trafficate dell'area bresciana

Velocità media

Anche le connessioni interne tra centro, zona industriale e comuni limitrofi evidenziano una riduzione delle velocità medie. Le condizioni di traffico risultano omogeneamente peggiorate rispetto alle misurazioni del 2024.

Secondo i dati Inrix, nelle ore di punta a Brescia la velocità media si attesta sui 45 km/h nel 2023 e 2024, con un leggero miglioramento nel 2025, quando sale a 47 km/h. Fuori dalle fasce di maggiore congestione la rete viaria rimane invece stabile, con una velocità media di circa 63 km/h, in tutti e tre gli anni considerati. Più critico il dato relativo all’«ultimo miglio» verso il centro cittadino nelle ore del mattino: qui i veicoli viaggiano a 23 km/h nel 2023 e a 21 km/h nel 2024 e 2025, confermando la maggiore lentezza nelle aree centrali.

In Italia e in Europa

Brescia, come detto, si piazza al terzo posto nella classifica italiana. Il peggioramento è il più marcato, ma in linea con quanto accade in altre città del paese. Roma registra 76 ore perse (+7%) e Milano 67 ore (+5%), mantenendo posizioni elevate nel ranking europeo, che trova Brescia al 35esimo posto.

Il report segnala un aumento della congestione nella maggior parte delle aree urbane italiane. La domanda di mobilità privata rimane elevata e le infrastrutture, in molti casi, non riescono ad assorbire la crescita dei volumi di traffico.

Nel quadro europeo si registra un andamento diversificato. Londra scende a 91 ore perse (-10%) e Parigi a 90 (-7%), pur restando in cima alla classifica. Aumenti rilevanti si osservano invece in Dublino (+17%) e in diverse città tedesche. Colonia, con 67 ore perse (+20%), supera Berlino e diventa l’area urbana più congestionata della Germania.

Scenario globale: Istanbul prima per congestione

Su scala internazionale, Istanbul mantiene il primato con 118 ore perse. Seguono Chicago (112 ore) e Città del Messico (108). Negli Stati Uniti, l’automobilista medio perde 49 ore all’anno, con un impatto economico stimato in 894 dollari per persona.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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