A Brescia la biciclettata per ricordare le vittime sul lavoro

Marco Papetti
Circa 50 i partecipanti a «Giro Le vite spezzate»: sedici chilometri per le vie della città per sensibilizzare la cittadinanza sulla sicurezza nei luoghi lavorativi e sull’importanza della prevenzione
Infortuni sul lavoro: 16 km per dire basta
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Né una gara, né un semplice tributo: un appello, perché finisca la piaga sociale delle morti e degli infortuni sul lavoro. Come altre città italiane, anche Brescia ha ospitato ieri pomeriggio la pedalata di impegno civile «Giro Le vite spezzate», promossa ogni anno a livello nazionale in occasione della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro: sedici chilometri per le vie della città, da piazza Loggia al monumento ai caduti sul lavoro in via Benedetto Croce, per ricordare le vittime e per sensibilizzare la cittadinanza sulla sicurezza nei luoghi lavorativi e sull’importanza della prevenzione.

Organizzatori della pedalata bresciana sono stati Legambiente Brescia, le Acli provinciali, la Società nazionale operatori della prevenzione e Paciclica-Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) di Brescia, col patrocinio del Comune e l’adesione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.

I circa 50 partecipanti hanno pedalato lungo un percorso fortemente simbolico, che ha sfilato davanti a importanti luoghi legati al mondo del lavoro bresciano e delle sue rappresentanze, come le sedi dell’Inail, dell’Ispettorato territoriale del lavoro, del Collegio Costruttori e di Coldiretti e Confindustria Brescia, prima di arrivare al monumento ai caduti nel giardino di fianco all’Inps.

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