Da 70 anni una cosa sola, per Caterina e Mario è un amore per sempre

Ubaldo Vallini
«Mio marito è stato l’unico uomo della mia vita: l’altro giorno mi ha detto che sono diventata ancora più bella»
Caterina Vallini e Mario Amolini - © www.giornaledibrescia.it
Caterina Vallini e Mario Amolini - © www.giornaledibrescia.it
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Caterina e Mario, Vallini (Pasì) lei e Amolini lui, mettono insieme 189 anni. Ma non è questa la singolarità della coppia. Piuttosto il fatto che nei giorni scorsi i due hanno festeggiato 70 anni di matrimonio. Urge comprendere il segreto di un’unione tanto longeva: chi non vorrebbe venirne a conoscenza?

Chi sono

Mario ne compirà 97 il giorno dell’Immacolata e da qualche tempo è un po’ in difficoltà a esprimersi al meglio, ci fa capire però di essere un uomo d’altri tempi, tutto dedito al lavoro: nei campi, alla Rivadossi di Agnosine e poi in laminatoio a Odolo. Unico desiderio, ora che non può più occuparsi dei prati e del fienile in Breme, quello di avere vicino a sé la moglie. È Caterina, 92 compiuti a giugno, a dirci qualche cosa di più.

I due neosposi nel 1955 - © www.giornaledibrescia.it
I due neosposi nel 1955 - © www.giornaledibrescia.it

Lo fa con uno spirito denso di ironia, che già da solo racconta molto: «In vita mia ho avuto solo un uomo e ricordo che di questo si è stupito anche il parroco, al quale, ovviamente per scherzare, sembrava di vedermi attorno alla testa un’aureola – ci dice –. Però sai: se dovessi tornare indietro e averne anche tre o quattro, di uomini, li vorrei tutti come il mio Mario. Pensa che giusto l’altro giorno mi ha detto che ero diventata ancora più bella».

«Non che siano sempre state tutte rose, perché ne ho dovute strappare di spine – aggiunge –, ma il mio Mario non mi ha mai imposto nulla e mi è sempre stato vicino». E allora questo segreto? «Credo stia nella fiducia che abbiamo sempre avuto uno per l’altra – afferma Caterina –. E anche nel saper tappare le orecchie quando serviva farlo».

Quel matrimonio speciale

La storia di Caterina e Mario era già balzata alla cronaca su queste colonne. La prima volta a novembre del 1955: insieme a loro si erano sposati anche il fratello di lui, Pietro, e la sorella di lei, Giacomina. Con l’aggiunta del fatto che i rispettivi padri avevano entrambi combattuto la Prima Guerra mondiale come Bersaglieri.

La seconda volta nel 2005, quando le due coppie di coniugi hanno festeggiato cinquant’anni di matrimonio e si erano fatte notare altre similitudini: tre figli gli uni e tre figli gli altri; poi dodici nipoti, manco a dirlo sei ciascuno. «E po’ l’è gnamò finia» ci dice Caterina, in gamba come poche alla sua età, che non disdegna fra un briscolone e una Scala 40 di trascorrere del tempo al Circolo anziani del paese.

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