Piercarlo Zanotti: «In questi ragazzi il futuro della professione»
Gli studenti di Chef per una notte fanno ben sperare per il futuro. Dorme sonni più tranquilli chef Piercarlo Zanotti, che nell’aula magna di Cast ha visto all’opera i ragazzi del Centro Bonsignori di Remedello, per la prima volta protagonisti della «school edition». «Questa edizione mi è piaciuta molto – racconta Zanotti, alla guida del ristorante Buca Diciannove al Garda Golf di Soiano del Lago –, perché i ragazzi hanno cucinato, dimostrandosi più maturi del previsto. Forse quelli che ci credono davvero in questo mestiere sanno ancora fare la differenza».
In gioco
«Tante scuole alberghiere – prosegue lo chef –, per mille difficoltà, spesso non riescono a darci ragazzi preparati, e invece quelli che ho visto io erano veramente svegli, con voglia di fare, di capire e di mettersi in gioco. Sono stati una bella scoperta e una tranquillità per il futuro della nostra professione». Chef Zanotti, purtroppo, non era seduto in giuria la sera della finale al Carlo Magno, ma «ho chiamato Beppe Maffioli – racconta –, so che è andato tutto alla grande. La nuova formula del format è sempre più bella e interessante».
Nuova stagione
In attesa di essere nuovamente al nostro fianco nella terza «school edition», Zanotti si appresta ad affrontare una nuova stagione al Garda Golf. «Quando mi hanno proposto di lavorare lì non ero entusiasta – aveva confessato lo chef –. La difficoltà era capire le esigenze del golfista: ci sono tanti eventi, siamo aperti dalle 7 a mezzanotte, d’inverno il ritmo è più lento, mentre d’estate non respiri. Sono tutte cose diverse che ho dovuto imparare». «Ora Buca Diciannove sta un po’ cambiando – annuncia –: c’è un nuovo direttore che ha tantissime idee, come la nuova buvette alla buca 9, un piccolo bar di appoggio tra un campo e l’altro che si chiama Green Egg, dove prepariamo carne alla griglia».
«Stiamo ancora aspettando la licenza per l’apertura agli esterni – prosegue Zanotti –, e nel frattempo ospitiamo meno gare, ma più complesse e strutturate a livello ristorativo: quasi i golfisti vengono da noi più per mangiare bene che per giocare a golf». La formula del Buca Diciannove prevede pranzo leggero e gala dinner. «Questo ci stimola molto e ci fa mettere in gioco tante idee – assicura lo chef –. Ho una brigata giovane che sta imparando bene, sono contento. I giovani vanno seguiti, è vero, perché mancano di esperienza, ma hanno tanta voglia di fare e di imparare, e per questo sono una risorsa».
Cura
Con loro chef Zanotti non si limita a trasmettere la sua professionalità e la sua esperienza. «Li vedo un po’ come dei figli – spiega –, e nei momenti un po’ più fiacchi li stimolo anche a leggere libri, a giocare a carte tutti insieme, a fare corsi di cucina». A tal proposito, per l’autunno c’è l’idea di organizzare delle lezioni anche per i soci del Golf. Nel frattempo, Zanotti è diventato ambassador di Mulino Mariani. «Mi sto appassionando al settore perché c’è molta ricerca – racconta –, molto studio, e un bello scambio di idee con i maestri pastai. Farò delle masterclass con loro in autunno».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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