Andrea Leali: «Inserito il menù carta bianca, sorpresa per gli ospiti»
Prima i giovani entrano nell’ottica del mestiere e meglio è. Quindi ben vengano iniziative come Chef per una notte «school edition», che ha sicuramente il merito di averli messi alla prova.
Non sono così lontani i tempi della scuola alberghiera per chef Andrea Leali, dallo scorso novembre nuova stella del firmamento Michelin con il suo Casa Leali di Puegnago. Ed è per questo che le sue parole hanno forse avuto un peso specifico diverso per gli studenti del Cfp Zanardelli di Clusane, da lui supportati nella puntata girata in Cast. «Ottima l’intuizione di far cucinare i ragazzi – commenta Leali –, anche per farli misurare sulla tecnica e sulla capacità di raccontare una ricetta davanti alle telecamere, con a fianco dei professionisti. Sicuramente li farà crescere un sacco».
Fare esperienza
«Più riescono fin da subito a buttarsi nel mondo del lavoro – prosegue lo chef – e capire a cosa andranno in contro, e meglio è. Il lavoro è mettersi in discussione, anche cambiando parti del proprio carattere. All’estero sono un po’ più avanti su questo, i ragazzi di 20 anni già lavorano negli stellati con posizioni importanti, fanno tirocini. I nostri stanno ancora facendo gli extra estivi».
Chef Leali sa di essere stato una mosca bianca, quando a 18 anni è andato tre mesi a lavorare in un’osteria di Philadelphia, anziché godersi le vacanze estive, spinto da un papà lungimirante. «Non conoscevo l’inglese – racconta –, non avevo mai preso un aereo. È stata un esperienza tosta, ma è servita». E decisamente, a giudicare dai risultati ottenuti.
La sera della finale al Carlo Magno, chef Leali si è seduto per la prima volta al tavolo dei giurati. «È stata una serata divertente – ricorda – e anche un po’ goliardica. Con i colleghi si è riso e scherzato, sembrava di essere tornati a scuola. Ho avuto anche il piacere di conoscere il Maestro Massari e la figlia Debora, ma soprattutto mi sono sentito anch’io parte di un gruppo che dà lustro al territorio bresciano».
Casa Leali
A Casa Leali tutto bene. «Ci stiamo preparando a una stagione sicuramente interessante – commenta lo chef –, i numeri sono aumentati dopo la stella, e la clientela fa sempre più chilometri per venire a conoscerci. Per questo, fino a ottobre, saremo aperti 7 giorni su 7, con turni di riposo a scalare. Abbiamo assorbito il personale dell’osteria, che è chiusa per lavori e riaprirà a ottobre, anche con un restyling della proposta culinaria».

Tra le novità della stagione anche un nuovo menù alla cieca. «Oltre alle proposte che già avevamo, il menù Classico e l’Originale – chiarisce Leali –, abbiamo aggiunto il Carta Bianca, con piatti estemporanei. Sarà molto divertente». E non troppo dispendioso. «Vogliamo rimanere in una fascia di prezzo abbordabile – conclude lo chef –: i due menù storici restano sempre sotto i 100 euro, mentre quello nuovo è a 135 euro. Vorremmo lanciare ai giovani un messaggio di inclusività, e svecchiare l’idea di uno stellato ingessato e inavvicinabile. Il che non significa perdere l’eleganza o la qualità, ma rendere contemporanea l’esperienza, anche nel prezzo».
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