Zoomafie e reati contro gli animali, Brescia maglia nera

A diffondere i dati la Lav: nel 2018 ben 486 fascicoli e 300 indagati
Allarme bracconaggio. Il 48% dei casi riguarda reati venatori - © www.giornaledibrescia.it
Allarme bracconaggio. Il 48% dei casi riguarda reati venatori - © www.giornaledibrescia.it
AA

Triste primato per la provincia di Brescia. Nel Rapporto Zoomafia 2019 che la Lega antivivisezione ha stilato sulla base di una serie di dati richiesti alle Procure italiane, il Bresciano risulta infatti al primo posto come area con più procedimenti iscritti per il numero di reati contro gli animali nel 2018. Si tratta di 486 fascicoli con 300 indagati. Poco meno della metà dei casi, il 48%, pari a 233, riguarda reati venatori, e il nostro territorio si conferma - per il report della Lav -, «hotspot del bracconaggio» a livello nazionale.

Nella geografia dei «crimini contro gli animali» dopo il primo posto della provincia di Brescia, seguono quelle di Udine e di Napoli rispettivamente con 200 e 197 procedimenti. 

Tutti i dettagli sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, lunedì 22 luglio, scaricabile anche in formato digitale

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia