Zona stazione: stop alla vendita di alcol e bibite in vetro

Dal 21 luglio al 21 ottobre scatta il divieto per molti esercizi commerciali, ma riguarda anche i distributori
Bottiglie abbandonate all’aperto dopo il consumo - © www.giornaledibrescia.it
Bottiglie abbandonate all’aperto dopo il consumo - © www.giornaledibrescia.it
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Torna per tutta l’estate (a partire dal 21 luglio) e fino al 21 ottobre nelle zone limitrofe alla stazione ferroviaria il divieto di vendere per asporto bevande alcoliche in qualsiasi contenitore e analcoliche in contenitori di vetro. Il divieto riguarda esercizi commerciali, circoli privati, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande in genere e anche distributori automatici.

A stabilirlo è l’ordinanza emessa dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono che specifica anche le strade coinvolte dal divieto di vendita di bevande alcoliche e in contenitori di vetro.

Si tratta di via Fratelli Ugoni compreso tra via Cassala e piazzale Repubblica, via Folonari, piazzale Repubblica, via Corsica (nel tratto compreso tra piazzale Repubblica e via Sostegno), viale Stazione, vicolo Stazione, via Togni (nel tratto compreso tra viale Stazione e via Folonari), via XX Settembre (nella parte compresa tra piazzale Repubblica e via Saffi), via Foppa, via Romanino, via Solferino (nel tratto tra viale Stazione e via Saffi), via Lattanzio Gambara (nella parte compresa tra viale Stazione e via Saffi), via Sostegno (nella parte compresa tra via Corsica e il cavalcavia Kennedy), via Privata De Vitalis (nel tratto compreso tra via Sostegno e via Sardegna).

«L’ordinanza del sindaco - spiega un comunicato diffuso da Palazzo Loggia - è motivata dalla necessità di garantire la sicurezza dei cittadini, l’igiene e il decoro urbano nella zona» a fronte della considerazione che «l’eccessivo consumo di bevande alcoliche da parte di persone in spazi pubblici, rilevato durante gli interventi delle forze dell’ordine e dalla Polizia Locale per sedare risse e alterchi, ha provocato come conseguenza il turbamento della quiete pubblica e comportamenti che danneggiano la civile convivenza, nonché - conclude la nota del Comune - l’abbandono in strade, piazze e porticati di uso pubblico di contenitore in vetro spesso ridotti in frantumi e potenziali strumenti di offesa».

 

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