Zilioli, ritorno alle origini con Laura e Santo

I fratelli hanno ripreso in mano la tradizione di famiglia aprendo in via XX settembre
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In via XX Settembre è comparsa da poco una grande insegna dorata al numero civico 28 che recita «Panetteria e gastronomia Zilioli dal 1887». Data che non può passare inosservata perché legata ad un nome storico dell’artigianato locale. Proprio lì, tra uffici e negozi specializzati, ha riaperto i battenti un’attività che pochi bresciani non ricordano. La forneria Zilioli era in via Gramsci, proprio a fianco dei cugini della pasticceria. Impastava e informava papà Lorenzo che, dopo una parentesi alberghiera sul Garda, da un paio di mesi fa da spalla ai figli Laura e Santo, artefici del ritorno alle origini.

Pavimento chiaro, tavoli e sedie in legno (13, alla faccia della superstizione), in fondo il bancone dei piatti pronti, dei formaggi e degli affettati freschi. È una panetteria, ma anche salumeria; gastronomia ed enoteca. Un luogo, insomma dove trascorrere piacevolmente la mezzora di pausa pranzo o l’aperitivo, dopo aver fatto spesa da portare a casa.

«Papà continua a fare il cuoco con i suoi squisiti piatti bresciani - precisano Laura e Santo -. Il pane lo prepara un nostro parente fornaio. La nostalgia per quanto nella nostra vita abbiamo sempre fatto era troppa per non tornare in pista».

Molti clienti entrano per la prima volta a sincerarsi che il nome Zilioli sia proprio quello della stirpe di fornai più antica della città. I tre fratelli che aprirono nel 1887, infatti, avevano in via Gramsci un «trani»: così si chiamava all’epoca il luogo di ristoro vicino ad una stazione di carrozze. «Siamo commossi della memoria dei bresciani - concludono Santo e Laura - anche se molti osservano che siamo coraggiosi di questi tempi a riprendere l’attività. La qualità che ci contraddistingue però non è un optional e Zilioli rimarrà aperto ogni giorno dalle 8 alle 22».

 

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