Voli cancellati, «Ryanair non tutela i passeggeri»

Federconsumatori sta ricevendo numerose telefonate da parte dei bresciani rimasti a terra, riscontrando «numerosi punti critici»
Viaggiatori al banco Ryanair a Orio al Serio - Foto Ansa/Matteo Biazzi
Viaggiatori al banco Ryanair a Orio al Serio - Foto Ansa/Matteo Biazzi
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Le associazioni dei consumatori sono al lavoro per affrontare il caso dei voli cancellati da Ryanair. Una decisione che coinvolge complessivamente 400mila viaggiatori, con 702 voli annullati soltanto in Italia.

Federconsumatori sta ricevendo numerose telefonate da parte dei bresciani rimasti a terra, riscontrando «numerosi punti critici nelle modalità di avviso dei passeggeri circa la cancellazione del proprio volo».

La compagnia, scrive l’organizzazione che fa capo alla Cgil, «invita i passeggeri a controllare la propria casella di posta elettronica, se non ci dovessero essere messaggi di cancellazione il volo è da intendersi regolari: purtroppo, stando alle segnalazioni degli utenti, non sempre è così. Inoltre la compagnia non sta assicurando in alcun modo la riprotezione, ovvero l'imbarco su un volo alternativo, dei passeggeri».

 

 

Federconsumatori spiega infatti che «la normativa di riferimento (il Regolamento Comunitario numero 261 del 2004) prevede in caso di cancellazione del volo il diritto del passeggero al rimborso del costo del biglietto e nel caso in cui sia stato informato della cancellazione meno di due settimane prima della partenza, il diritto anche alla compensazione pecuniaria che varia in relazione alla tratta aerea (intra-comunitaria o internazionale) e alla distanza in chilometri». 

Le cifre variano in base al tipo di voli: la compensazione «è di 250 euro per i voli intracomunitari ed internazionali inferiori o pari a 1.500 km, 400 euro per i voli tra 1.500 km e 3.500 km, e 600 euro per i voli internazionali superiori a 3.500 km».

 

Il Ceo di Ryanair Michael O'Leary - Foto Ansa/Will Oliver
Il Ceo di Ryanair Michael O'Leary - Foto Ansa/Will Oliver

 

Per ottenere tali rimborsi «è inoltre opportuno conservare le ricevute di tutte le spese sostenute per eventuali pernottamenti supplementari, per l'acquisto di titoli di viaggio alternativi e di beni di prima necessità».

Federconsumatori nazionale ha chiesto inoltre «l'avvio di un confronto con l'Enac al fine di verificare la possibilità di definire procedure semplificate per i dovuti rimborsi e risarcimenti che spettano ai cittadini, nonché per porre in essere ogni provvedimento utile a scongiurare il verificarsi di situazioni analoghe in futuro».

 

 

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