Voglio mia moglie come capo

Da ottobre le cose sono cambiate, Emilio ha tolto dal portafogli i biglietti da visita. Con il collocamento in pensione il suo ruolo di general manager è diventato passato prossimo. Non ha più autista né segretaria, non è costantemente all’estero e non accumula miglia con i punti fedeltà delle Compagnie aeree in base alle distanze percorse. La mattina però continua ad alzarsi presto, la sveglia l’ha impressa nel cervello poiché le abitudini sono pezzi difficili da sostituire.
Il primo caffè lo prende mentre ascolta il notiziario, poi apre la portafinestra al cane che scodinzolando esce in giardino senza mostrargli troppa considerazione. Se Emilio adesso prende le misure con il tempo libero ritrovato, chi manifesta alcune perplessità è sua moglie Elisa la quale, pur sapendolo da mesi, è impreparata alla sua costante presenza.
Non si lamenta di condividere gli spazi di casa, ma le mancano i momenti di solitudine che era solita riempire con i sui interessi. Per lei il pranzo non era mai stato un problema, le bastava un panino o un po’ di verdura, adesso cucinare a pranzo e cena le sembra quasi un obbligo. Come le donne abituate a lavorare fuori e dentro casa dimezzerebbe volentieri il carico domestico ma non è semplice ricalibrare i ruoli.
Non è sufficiente rifare il letto, fare la spesa o buttare la spazzatura per riempire la giornata insieme. Non bastano le passeggiate, il caffè al bar o la lettura dei quotidiani in poltrona se in entrambi i coniugi cresce il senso di disagio per non sapere affrontare il reciproco cambiamento.
Lo stress che si prova sostituendo le otto ore lavorative con il riposo è lieve. Anche quelli che non hanno pensioni d’oro capiscono che avere tempo libero da dedicare a se stessi e ai propri familiari è un’occasione preziosa. La pensione coincide con il periodo in cui i «lucchetti di carne» si aprono, i figli escono di casa e ci si può riscoprire come persone e non solo come genitori. Chi ha custodito degli interessi vede nel termine di una carriera professionale una seconda giovinezza e nuove opportunità di vita. Tanti imparano a godere della serenità dopo tanti anni di tensioni, poiché il lavoro è anche la patria del logorio. Deve averlo pensato anche il mio vicino quando ha comprato una maglietta con scritto: «Sono in pensione, ora l’unico capo che ho è mia moglie».
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