Vittoria Alata e Civile, abbraccio da 38mila fiori di carta

L’opera è stata creata dai volontari del Centro Studi nel segno di Sant'Arcangelo Tadini
Civile e Vittoria Alata (con mascherina) stretti in un abbraccio: per realizzare i fiori sono serviti 50 mq di carta crepla - © www.giornaledibrescia.it
Civile e Vittoria Alata (con mascherina) stretti in un abbraccio: per realizzare i fiori sono serviti 50 mq di carta crepla - © www.giornaledibrescia.it
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Riconoscenza. Dischiusa da oltre 38mila fiori, affidata a una miriade di boccioli dispiegati da mani pazienti e messi l’uno a fianco all’altro a unire due profili tra i più rappresentativi della nostra città ne «L’abbraccio». Ci sono gratitudine e speranza nell’opera realizzata dal gruppo fiori del Centro Studi Arcangelo Tadini di Botticino che, sabato, accompagnerà la giornata di ringraziamento alle associazioni promossa dal Centro stesso.

Su un pannello di tre metri per tre, la Vittoria Alata (con la mascherina) cinge gli Spedali Civili, in una stretta che racchiude quanto il nostro territorio ha vissuto e ancora sta vivendo: «L’abbraccio, delineato con oltre 38mila fiori di carta – ne illustrano il significato le realizzatrici – vuole essere il simbolo della forza, del coraggio che hanno animato tutti gli operatori in questi tempi di pandemia. A queste persone va un particolare grazie. Così, ciò che a lungo ci è stato negato come precauzione per evitare il contagio, con quest’opera diviene abbraccio universale, speranza che rinasce, desiderio di riprendere in mano la nostra socialità, per tornare ad incontrarci a dialogare, a guardare al futuro».

E accostare Sant’Arcangelo Tadini, che ha saputo attraversare la storia del suo tempo e trovare soluzioni per essere di aiuto ai suoi parrocchiani, «al simbolo della brescianità per noi vuole essere un modo nuovo per guardare a passato, presente, e futuro». Posti in oratorio, a Sera, quei 50 metri quadrati di carta crepla, modellati con minuzia in quasi 900 ore di lavoro, sabato, a partire dalle 16.30, saranno nella sala Tadini, in piazza IV Novembre, dove una decina di associazioni di volontariato botticinesi e dei territori limitrofi riceveranno un segno di riconoscenza per quanto fatto durante i periodi di chiusura imposta dall’emergenza pandemica.

«Come neo nato Centro Studi Arcangelo Tadini – spiega Marco Luppis – gruppo parrocchiale che vuole promuovere la figura di Sant’Arcangelo, accogliendo pellegrini e turisti, organizzando incontri e convegni, abbiamo raccolto la volontà del comitato fiori, attivo in parrocchia, e messo a punto un pomeriggio al quale poi hanno aderito più realtà. Durante l’evento, al quale è stata invitata anche la direzione del Civile, insieme a Unità Pastorale, Ecomuseo, Comuni di Botticino, Mazzano, Nuvolento, Prevalle e Serle, diremo grazie a chi, nei mesi più bui, non ha fatto mancare il proprio operato», iscrizioni info@ecomuseobotticino.it.

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