Villa Carcina, Cinghiali a Villa Glisenti

Nelle ore notturne gli ungulati scendono a valle dalla collina in cerca di cibo; presto una recinzione per fermarli.
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Nessuno avrebbe mai immaginato che i cinghiali «scorazzassero» nelle ore notturne e di primo mattino, quando in cancelli sono chiusi, nel parco di Villa Glisenti.
Il loro andirivieni è stato più volte notato da parte di chi cura il grande «polmone verde» di Villa Carcina, diventato il maggior contenitore di iniziative culturali e sociali della Valtrompia.

«Scendono dalla collina retrostante la villa - spiega Gian Leone Gnali, assessore all'Ambiente del paese - e più precisamente dalle località Zignone e Salve Regina, facenti parte della zona del monte Palosso. Non fanno alcun danno - prosegue - ma sollevano soltanto alcune zolle del manto erboso che subito ripristiniamo. Poi, quando i rumori del mattino si fanno forti e la gente inizia a frequentare il parco, si ritirano sulla collina, senza provocare alcun disturbo. Gli ungulati amano il silenzio e non attaccano l'uomo se non sono assaliti».
Ma che cosa li spinge verso la pianura? «La fame - spiega Gnali -. Tuttavia ora che i castagneti nei boschi sono ricchi di marroni, si cibano di questi frutti e quindi la loro presenza a Villa Glisenti, in questo periodo, si sta diradando. Tuttavia, quando viene a mancare la materia prima, ritornano ancora in cerca di cibo. I mesi nei quali si registra la maggiore affluenza sono gennaio, in concomitanza con la chiusura della stagione venatoria, e quelli seguenti».

Ora verrà sistemata nuova recinzione lunga oltre 800 metri da Carcina fino a Pregno, sopra il percorso vita di Villa Glisenti.  Sarà alta due metri di cui mezzo metro sottoterra per impedire agli ungulati di superare l'ostacolo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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