Vigili del Fuoco, protesta per la carenza di personale

“Cercasi capisquadra disperatamente”. “I nostri capi sono in via di estinzione”. “Meno formazione, più infortuni”. Questi alcuni dei cartelli, “indossati” dai vigili del fuoco improvvisati uomini-sandwich fuori dal Comando di via Scuole, dove martedì mattina alle 10 è scattato lo sciopero di 4 ore nell’ambito della vertenza per le carenze di personale, specie quello qualificato.
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“Cercasi capisquadra disperatamente”. “I nostri capi sono in via di estinzione”. “Meno formazione, più infortuni”. Questi alcuni dei cartelli, “indossati” dai vigili del fuoco improvvisati uomini-sandwich fuori dal Comando di via Scuole, dove martedì mattina alle 10 è scattato lo sciopero di 4 ore nell’ambito della vertenza per le carenze di personale, specie quello qualificato.

Oltre un’ottantina i pompieri in strada, tra bandiere, striscioni e volantini distribuiti alle auto di passaggio, che assieme al personale in servizio rappresentano la metà del totale bresciano. In sciopero ma… al lavoro, nel senso che hanno comunque garantito la copertura dei servizi di emergenza.

La vertenza, portata avanti da cinque sigle sindacali, ruota attorno alle pesantissime carenze di personale che affliggono da ormai due anni i vvf bresciani, preoccupati soprattutto dalle conseguenze che ciò può avere per l’efficienza del soccorso e dunque la sicurezza della cittadinanza. Dei 320 pompieri in pianta organica ne mancano una settantina, tra cui il 39% dei capisquadra, il 93% dei capireparto e il 100 degli ispettori antincendio. E i sindacati denunciano anche l’assenza di fondi per la formazione: nel 2010 dei 27mila euro richiesti, ne sono stati erogati da Roma solo 3.000.

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