Vigili del Fuoco, l'autoscala arriva da 75 km di distanza: «Il soccorso resta a rischio»

Dopo la protesta sollevata dai rappresentanti dei pompieri bresciani, vertice a Milano. «Rassicurazioni, ma le criticità rimangono»
Vigili del fuoco nel cestello di un'autoscala - © www.giornaledibrescia.it
Vigili del fuoco nel cestello di un'autoscala - © www.giornaledibrescia.it
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Rassicurazioni su una prospettiva di miglioramento le hanno ottenute. Ma la situazione resta critica. I sindacati dei Vigili del Fuoco di Brescia (Usb, Conapo, Cgil, Uil e Cisl) hanno denunciato a fine ottobre gravi carenze nei servizi di soccorso in provincia a causa dell'assenza di due delle tre autoscale a disposizione dei pompieri bresciani (quelle di Darfo e Salò). Una assenza che persiste da mesi. La gravità della circostanza è comprensibile se si considera che l'autoscala è un mezzo indispensabile per effettuare operazioni in altezza e per soccorrere persone in caso di incendi a piani alti o sui tetti.

Dopo la protesta, lo scorso mercoledì a Milano si è tenuto un incontro alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per tentare di risolvere la situazione: ai sindacati sono giunte le rassicurazioni del comandante provinciale Enrico Porrovecchio e del neodirettore regionale Fabrizio Piccinini, secondo i quali le autoscale nuove arriveranno a breve e ogni comunicazione e sollecito a Prefettura, Dipartimento Vvf e Viminale saranno effettuati. 

L'autoscala arriva dopo 1 ora e 20 minuti

Tuttavia non più tardi di lunedì un episodio ha portato alla ribalta l'urgenza di una soluzione: «Un incendio al terzo piano in Val di Scalve, nella vicina Bergmasca, ha fatto accorrere i distaccamenti più vicini, quelli di Darfo, Clusone ed Edolo. L'autoscala è dovuta partire dal distaccamento volontario più vicino che ne aveva una, vale a dire quello di Palazzolo.  «A percorrere quei 75 km ha impiegato un'ora e venti minuti. Tempistiche da turismo più che da soccorso» stigmatizzano i sindacati. «Non cerchiamo di creare clamore o allarmismo - si legge in una nota diffusa da tutte le sigle citate congiuntamente - ma riteniamo nostro compito far sapere ai cittadini e alla politica che una parte importante di cittadini bresciani rischiano di non ricevere un soccorso adeguato e che i pompieri bresciani sono esposti a maggiori rischi quando prestano soccorso».

Carenze di organico

Inoltre, la provincia di Brescia - che sconta complessità per caratteristiche del territorio e dimensioni - soffre di un sottodimensionamento dell'organico, con i distaccamenti volontari che non sono operativi «h24 7 giorni su 7» e «il Comando di Brescia che avrebbe bisogno di almeno 20 o 30 unità in più».

I sindacati sollecitano l'intervento della politica per risolvere queste criticità e garantire la sicurezza dei cittadini e dei Vigili del fuoco.

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