Vigili del fuoco, i sindacati: «Le autoscale in parata, noi sui tetti senza»

La denuncia: dopo la parata di nuovi automezzi alla presenza del sottosegretario, restano sguarniti i distaccamenti di Salò e Darfo
Le condizioni della casa il cui tetto è andato a fuoco a Piancogno: in primo piano l'autoscala giunta da Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Le condizioni della casa il cui tetto è andato a fuoco a Piancogno: in primo piano l'autoscala giunta da Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Una nuova denuncia. E una sfilata di autoscale. Nuovissime pure queste. Di vecchio restano solo le carenze di mezzi effettivamente operativi in capo al Comando dei Vigili del Fuoco di Brescia. Carenze stigmatizzate dai sindacati dopo l'ennesimo episodio in cui l'efficacia dell'intervento di spegnimento di due incendi e l'incolumità stessa dei pompieri sono state messe a rischio per l'indisponibilità, nella fattispecie, proprio di autoscale.

Un paradosso, visto che è di una manciata di giorni fa la cerimonia che si è svolta, neppure a farlo apposta, al Comando provinciale di via Scuole, in città, alla presenza del sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco e del capo del Corpo nazionale Guido Parisi (in anni lontani funzionario proprio a Brescia). Nel corso dell'evento, il piazzale della caserma era affollato da ben 12 autoscale nuove fiammanti, primo lotto delle 60 in consegna ai presìdi di tutta italiana.

Da tempo i sindacati denunciano la mancanza di questi mezzi, fondamentali per interventi quanto mai ricorrenti nel Bresciano come gli incendi tetto (si parla di circa 300 episodi l'anno, uno al giorno mal contati), specie nei territori di pertinenza dei distaccamenti permanenti di Darfo e Salò. E in attesa che le nuove autoscale siano assegnate alla provincia di Brescia, due nuovi episodi in Valcamonica alimentano il fuoco della polemica.

«Un'ora per l'autoscala»

Negli ultimi giorni, infatti, in Valcamonica, quattro famiglie sono rimaste fuori casa, ad Anfurro di Angolo Terme e a Piancogno, a causa proprio di due distinti casi di incendio tetto. Rispetto a Piancogno infatti «le squadre erano già sul tetto ma sono dovute scendere, perché il fuoco aveva già intaccato l’unico abbaino e senza autoscala sarebbero potute rimanere isolate senza vie di fuga».

I sindacati spiegano che «secondo le procedure (...) le autoscale sarebbero dovute essere due. L’unica arrivata veniva da Brescia ed ha impiegato quasi un’ora: all’arrivo il tetto era già tutto completamente bruciato».

Il giorno successivo un altro intervento ad Anfurro di Angolo: «L’autoscala arrivata dopo 50 minuti, nulla o quasi si è salvato dei 250mq di tetto». I sindacati «non sanno più a chi appellarsi. Darfo e Salò sono sprovvisti di autoscale ed anche quando dovesse arrivarne una nuova in centrale, saremmo ancora in difficoltà. Ciascuno si prenda le proprie responsabilità». 

La risposta migliore sarebbe proprio la consegna a Brescia e ai suoi presìdi territoriali di nuove autoscale, parte di quella dozzina tornata utile per una spettacolare parata - con tanto di droni per le riprese aeree (si veda il video più sopra) - ma, a quanto stigmatizzano i sindacati, «ancora non assegnate».

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