«Vicolo San Giuseppe sarà piazzetta Berlusconi», ma la lettera è un falso

La prima «via Silvio Berlusconi» sarà inaugurata il 29 settembre a Portofino. Nel giorno in cui il Cavaliere avrebbe festeggiato l’87esimo compleanno. Per qualche ora però i residenti in centro città a Brescia hanno creduto che all’ombra del Cidneo potesse vedere la luce la prima piazza nel nome del fondatore di Forza Italia, morto il 12 giugno scorso. Tutta colpa di una lettera che le famiglie di vicolo San Giuseppe - alle spalle di Piazza Loggia - hanno ricevuto pochi giorni fa. Che è risultata un clamoroso falso.
Anche una dipendente comunale che l’ha trovata nella cassetta della posta di casa, con il suo nome e cognome nel destinatario, è stata tratta in inganno. Perfetta la carta intestata con il simbolo del Comune di Brescia, corretti anche i riferimenti dell’Ufficio Toponomastica del settore Mobilità di via Marconi 12. Senza sbavature anche il lessico utilizzato, tra il tecnico e il burocratese.
La lettera
«Si comunica a tutti i cittadini residenti e/o domiciliati in vicolo San Giuseppe che, con deliberazione della Giunta comunale, si è proceduto a modificare la denominazione della strada in piazzetta Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, politico, imprenditore, presidente di club calcistici che ha influenzato in maniera indelebile la vita politica, economica, sociale e culturale d’Italia degli ultimi trent’anni» è l’inizio della lettera-fake. Nelle due pagine di testo di «comunicazione di avvio del procedimento» viene spiegata anche la motivazione della scelta. Il nome di Berlusconi sarebbe stato utilizzato per unire e non per dividere, come mai accaduto quando il Cav era in vita.«Al fine di superare - come proposto nella richiesta avanzata dai concittadini appartenenti all’associazione linguistica culturale Rotary club Brescia - l’utilizzo nella toponomastica cittadina di terminologie e riferimenti a culti religiosi divisivi, e addivenire ad una maggiore integrazione e accettazione di tutta la popolazione cittadina tramite il ricorso a termini e riferimenti facilmente riconoscibili».
I dettagli
Chi ha ideato, disegnato e lasciato l’avviso nelle cassette delle lettere di vicolo San Giuseppe ha pensato anche di far presente che «a procedimento concluso sarà recapitata una comunicazione con le certificazioni di avvenuta variazione della toponomastica che potranno essere utilizzate nei rapporti privatistici» con tanto di riferimento degli uffici di Palazzo Loggia competenti, numeri di telefono, indirizzi mail e Pec. Il tutto con la sigla illeggibile in calce del fantomatico dirigente comunale responsabile del procedimento.
La smentita
Qualcuno ha pure telefonato in Loggia per chiedere spiegazioni. E dalla sede del Comune di Brescia è arrivata la smentita secca. «Vicolo San Giuseppe non cambia nome e non diventerà Piazzetta Silvio Berlusconi». La Loggia sta ora valutando se presentare una denuncia contro ignoti per l’utilizzo del simbolo comunale nella lettera fake, della carta intestata e dei riferimenti istituzionali dei vari uffici pubblici realmente esistenti.
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