Via Stretta, migliaia le firme raccolte contro il senso unico

Sono stati quasi 2.000 in sette giorni i firmatari della petizione per rimuovere il senso unico
AA

Senso unico della discordia quello di via Stretta. Un cartello posto appena prima del cavalcavia via Montelungo dallo scorso 10 gennaio impone ai veicoli (eccetto bus, taxi, cicli e motocicli fino a 149 cc) provenienti da nord di svoltare a destra e immettersi nella tangenziale ovest, anziché proseguire dritti verso la città o verso Casazza.

L'ordinanza non è piaciuta alla Lega Nord, presente ieri mattina in via Stretta per spiegare le motivazioni del dissenso: «Si tratta di un provvedimento - ha detto il responsabile organizzativo locale Giuseppe Bracchi - senza dubbio nato con il buon proposito di alleggerire il traffico nei quartieri di Casazza e San Bartolomeo, ma che di fatto provoca più danni che vantaggi.

Innanzitutto impone agli automobilisti in arrivo dalla Val Trompia di percorrere 7.8 km in tangenziale per poter giungere in città e questo porta molti a imboccare scorciatoie pericolose. In secondo luogo, non essendoci un'adeguata segnaletica che annuncia il divieto di proseguimento, tanti cittadini non si accorgono nemmeno della modifica, con seri rischi per la sicurezza».

Sono stati quasi 2.000 in sette giorni i firmatari della petizione per rimuovere il senso unico: «Chiediamo che l'ordinanza venga annullata - precisa Giovanni Duni, artefice dell'iniziativa -, o che almeno il divieto venga segnalato in maniera chiara». Domani ci sarà un incontro con il sindaco di Collebeato Antonio Trebeschi e si riunirà il tavolo congiunto sulla viabilità, chiesto alla Loggia da Collebeato per valutare eventuali modifiche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia