Via i plateatici dei bar con il ritorno alla normalità post Covid

Il Decreto Rilancio aveva concesso sconti e deroghe: Brescia, Salò e Sirmione li cancellano, Iseo decide oggi
I tavolini in piazzale Arnaldo - Foto © www.giornaledibrescia.it
I tavolini in piazzale Arnaldo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Plateatici di bar e ristoranti, si cambia. E si torna alla situazione pre-Covid, dopo che per quasi due anni, grazie ai fondi del Decreto Rilancio, i Comuni hanno cancellato il pagamento del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, e concesso gratuitamente di ampliare i plateatici esistenti fino al 50% in più, o di occupare aree ex novo.

Il ritorno al passato, già in vigore a Salò dal 1° gennaio, riguarderà certamente Brescia e Sirmione, mentre Desenzano ha scelto per la proroga e Iseo deciderà oggi.

A Brescia

I plateatici dei bar in piazza Duomo a Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
I plateatici dei bar in piazza Duomo a Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it

«Con il 31 marzo si chiude lo stato di emergenza - spiega l’assessore alla Rigenerazione Urbana e Commercio del Comune di Brescia, Valter Muchetti - e ciò significa che le deroghe in vigore dall’aprile 2020, che hanno concesso oltre 400 ampliamenti, non si applicheranno più». In sostanza, oltre al pagamento del canone, chi aveva già un plateatico dovrà rientrare negli spazi occupati inizialmente; chi lo ha ottenuto ex novo dovrà fare richiesta al Comune. «Ma anche pagando, l’approvazione non è scontata - aggiunge Muchetti - ma sarà valutata volta per volta, in base alle situazioni».

Ad esempio, nelle piazze del centro storico le autorizzazioni sono soggette all’ok della Soprintendenza. E dove i tavolini hanno soppiantato posti auto, non è detto che rimanga così. «Intanto - conclude l’assessore - stiamo lavorando su un nuovo regolamento per i plateatici, anche confronto con le associazioni di categoria».

A Sirmione

Anche nella Perla del Garda da domani i canoni e le estensioni dei plateatici di bar, ristoranti e locali torneranno al 2019. L'Amministrazione comunale si attiene quindi all’interpretazione corrente della norma, in linea con la quasi totalità dei paesi rivieraschi: dall’1 aprile decadono l’ampliamento temporaneo e l’esenzione del pagamento per il canone. Una quarantina in tutto le attività, principalmente del centro storico, che ne avevano fatto richiesta negli ultimi due anni, e che dovranno quindi riadeguarsi agli spazi pre-pandemia.

«È chiaro che speravamo in ulteriori provvedimenti governativi a sostegno delle nostre attività - commenta il presidente dei commercianti sirmionesi Marco Negri - ma il Comune ha applicato la norma, di per sé molto ambigua, anche in un’ottica di gestione del decoro. È una decisione che ci aspettavamo da mesi, visti i pochi margini di manovra, ma confidiamo in nuovi aiuti statali alla categoria».

A Salò

Qui si è tornati alla normalità già dal 1° gennaio, dopo gli ampliamenti gratuiti concessi dal Comune nel 2020 e 2021 per sostenere le attività economiche e garantire spazi per il distanziamento. «Già a novembre 2021 - spiega il segretario comunale Luca Serafini - l’Amministrazione di Salò aveva fatto sapere agli esercenti che nel 2022 si sarebbe tornati ai plateatici ordinari, soggetti al pagamento del canone».

«L’Amministrazione comunale - aveva scritto l’assessore al commercio all’associazione Salò Promotion e alle ditte concessionarie di suolo pubblico - non intende riproporre per il 2022 la misura relativa alla concessione gratuita in ampliamento dei plateatici, attuata per gli anni 2020 e 2021, e di conseguenza, fatte salve sopravvenute disposizioni legislative, dal 1° gennaio 2022 dovrà essere corrisposto il canone unico patrimoniale che ha sostituito la Cosap». Decisione accolta con rammarico dagli esercenti. Saranno invece soddisfatti coloro che si erano lamentati perché costretti, per passeggiare sul lungolago, a fare la gincana tra file di tavolini.

A Iseo

L’ampliamento e la gratuità dei plateatici, manovra imposta dal distanziamento da pandemia, a Iseo dovrebbero essere prorogati. L’ufficialità della decisione in realtà non c’è ancora dal momento che la giunta iseana si riunisce oggi pomeriggio per deliberare sull’argomento. Se la proroga verrà attuata, «sarà una proroga per tutti, conferma il vicesindaco Cristian Quetti, e quindi non saranno escluse quelle attività che hanno goduto di privilegi diversi, come l’utilizzo di parchi pubblici a fini ristorativi.

Una proroga di qualche mese consentirebbe inoltre di stendere un regolamento sulla concessione dei plateatici, che oggi non c’è ribadisce Quetti. La scelta definitiva, con tempistiche e condizioni economiche, sarà quindi resa nota solamente oggi pomeriggio. 

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