Via Cremona palloncini per Samuele e Manuela

Celebrata una Messa alla scuola materna Santa Maria della Vittoria in ricordo di Samuele e Manuela.
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Centinaia di palloncini bianchi e azzurri si alzano leggeri in cielo. Volano in alto. In Paradiso. «Devono raggiungere Samuele e Manuela. Devono raggiungere anche i loro angeli custodi che sono dei giocherelloni. I palloncini sono per farli giocare con il vostro amico e la sua sorellina».

Ad aprire i cinque enormi scatoloni che li racchiudono - nel parco della scuola materna Santa Maria della Vittoria, in via Zanelli, dove padre Francesco Ferrari ha appena finito di celebrare la messa per la fine dell'anno scolastico -, sono decine di bambini che frequentano l'asilo, nelle cinque diverse sezioni: la blu, quella di Samuele, la gialla, la rossa, la verde e l'arancione. Vicino ai piccoli ci sono le maestre. Tra i presenti molti hanno gli occhi rossi di chi non riesce a trattenere le lacrime. Il dolore, nel ripensare alla tragedia, sale dalla bocca dello stomaco e stringe la gola.

Defilata, con i familiari, c'è anche Elena, la mamma dei due bambini «saliti in cielo», la moglie di Marco Turrini, l'uomo che la mattina del 21 maggio, in via Cremona, in preda ad una forte depressione che lo aveva fatto precipitare in un vortice di morte, si è tolto la vita dopo aver lasciato cadere nel vuoto i suoi due piccoli. «Gli angeli custodi - era stato detto ai loro compagni di giochi - sono venuti a prenderli per portarli in Paradiso. E' per quello che non li vedete più».

Il giardino della scuola materna pullula di vita nel tepore di un sabato pomeriggio di metà giugno. Nonostante la messa, i più piccini giocano mentre i loro genitori seguono le parole di padre Ferrari. Parole che danno loro un sostegno, «perchè il Signore è il cibo dell'anima». Il parroco di Santa Maria della Vittoria li ha sempre sostenuti. A maggior ragione dopo la tragedia che ha sconvolto la vita del quartiere. Per dare un supporto, nel parlare con le maestre ma pure con le mamme e i papà, subito dopo l'accaduto, in aiuto di padre Francesco era giunta anche una psicologa del Comune.

Per accompagnare i bimbi e le loro famiglie a superare quei momenti terribili Le preghiere che si alzano e che tutti i bambini rivolgono a Gesù, con l'entusiasmo che solo loro riescono ad avere anche nei momenti più drammatici, sono per Samuele e la sorellina, ma pure per la mamma Elena e i suoi familiari. A loro sono dedicati l'applauso e le grida mentre i palloncini si librano in aria. A loro va l'abbraccio della comunità intera.

Daniela Zorat

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