Valcamonica, si pensa all'Albergo diffuso

Un albergo grande quanto un paese. Anzi sei. Si è conclusa la prima fase del progetto di introduzione della conoscenza dell'albergo diffuso nel territorio dell'Alta Valle Camonica.
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Un albergo grande quanto un paese. Anzi sei. Si è conclusa la prima fase del progetto di «Introduzione della conoscenza dell'albergo diffuso nel territorio dei Comuni dell'Alta Valle Camonica», coordinato dall'Associazione Valtemo che ha organizzato un ciclo di incontri informativi rivolti ai cittadini di Monno, Incudine, Vezza d'Oglio, Vione, Temù e Ponte di Legno.

Obiettivo? Far conoscere alla popolazione le caratteristiche di questa forma di ospitalità «diversa» e in qualche modo casalinga. L' «Albergo diffuso» si caratterizza infatti per la dislocazione delle camere non in un unico edificio, bensì in diverse strutture del centro storico all'interno del quale viene collocato. Insomma, una rete di stanze indipendenti in abitazioni private o piccoli appartamenti in edifici suggestivi, che facciano riferimento a un'unica reception centrale ubicata a una distanza massima di 400 metri dalle camere.

Come in un vero e proprio hotel tradizionale, l'«albergo diffuso» prevede un servizio completo, che oltre al pernottamento offra informazioni e buona cucina, attraverso convenzioni con i bar e i ristoranti vicini. Col valore aggiunto di proporre agli ospiti non solo un letto e un pasto, ma piuttosto l'immersione totale nello stile di vita e nelle abitudini di un paese e dei suoi abitanti.

Dopo aver «sparso la voce» arriva adesso il tempo «tastare il terreno», ovvero verificare il reale interesse degli enti e dei privati ad avviare concretamente il progetto. Per fare questo, nei sei comuni coinvolti sono stati aperti degli infopoint che, oltre a fornire un'ulteriore attività informativa (su aspetti tecnici, fiscali, legali, agevolazioni e finanziamenti), raccoglieranno eventuali adesioni anche attraverso questionari di libero gradimento.

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