Urago, un'altra penna sul cappello degli alpini

Sotto una leggera pioggerellina, che non ha limitato entusiasmo e partecipazione, è stato «battezzato» il neonato gruppo di alpini di Urago d'Oglio. È successo domenica mattina, dopo due giornate di festeggiamenti, in piazza Marconi. Centinaia le penne nere, bresciane e bergamasche, fedeli all'appuntamento.
Alpini di Brescia, Travagliato, Berlingo, Cazzago San Martino, Orzinuovi, Villa Carcina, Rodengo Saiano, ma anche Calcio e Pumenengo, due paesi oltre l'Oglio, hanno voluto essere presenti alla cerimonia di inaugurazione del 157esimo gruppo della provincia.
Con loro, nonostante le avverse condizioni meteo, sono scesi in piazza anche i cittadini del paese.
Tutto ha preso il via, poco dopo le 9, con l'alzabandiera dinnanzi al palazzo municipale. Un lungo corteo di alpini, in cui si sono contati un centinaio di gagliardetti, ha quindi percorso le vie, preceduto dalla fanfara Tridentina e dalla banda di Pontoglio. A questo momento festoso è seguita una Messa nella Parrocchiale. Un picchetto composto dai vari alpini ospiti ha accolto, a fianco dell'altare, le penne nere di Urago (sono una settantina, Danilo Pasquinelli è il capogruppo). A loro il sindaco, Antonella Podavitte, ha espresso un caloroso augurio. Della laboriosità, dell'unità e dell'esempio delle penne nere ha parlato anche il presidente della sezione bresciana Davide Forlani.
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