Una ciocca non fa Primavera

Da settimane le donne iraniane scendono in piazza dopo l’assassinio della 22enne curda Masha Amini, uccisa di botte dagli agenti della polizia morale perché non indossava correttamente il velo.
Le proteste hanno portato all’uccisione di un’altra giovane, Nika Shakarami, che aveva solo 17 anni. In segno di solidarietà alle donne iraniane - che in piazza vengono caricate, malmenate, terrorizzate e incarcerate - alcune attrici francesi hanno deciso di donare una ciocca di capelli alla causa. Da Claudia Gerini a Nina Zilli, anche le cugine italiane hanno seguito l’esempio, rispondendo all’appello del programma tv Le Iene e pubblicando il video con le forbici in mano sui social, accompagnato dall’hashtag #IeneDonnaVitaLibertà, che più che a una battaglia per i diritti umani sembra strizzare l’occhiolino al pubblico a casa.
Le ciocche cadono, gli ascolti salgono, mentre le donne dell’Iran lottano contro il regime. Nelle scorse ore il gesto simbolo della protesta è stato replicato anche dall’eurodeputata svedese Abir Al-Sahlani, sollecitando l’Unione europea ad agire concretamente. E se una ciocca non fa Primavera forse la stagione della libertà può cominciare da Strasburgo.
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