Un operaio bresciano capo della «truffa dell’amore»

Un 48enne è stato indagato a piede libero per truffa aggravata
Un computer
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Non voleva rassegnarsi all’amore perduto. Così una donna di Selargius, nell’hinterland di Cagliari, frugando sui social ha trovato una pagina di «Magia Bianca». Si è subito messa in contatto e attraverso la sua carta Postepay ha versato prima 50 euro come caparra, poi altri 50 fino e ancora la stessa cifra per diverse volte fino ad oltrepassare i 300 euro.

Evidentemente per il suo cuore spezzato non ci sono stati miglioramenti e, sentendosi truffata, la donna si è presentata in caserma a Selargius, sporgendo denuncia ai carabinieri. I militari dell’Arma, dopo un’indagine tra mondo reale e mondo virtuale, sono risaliti agli autori della truffa, indagando a piede libero per truffa aggravata un operaio di 48 anni di Brescia. Stando a quanto emerso dall’inchiesta non era comunque solo: con lui sono stati individuati un muratore di 50 anni di Sassari e una commerciante di 39 di Perugia. Il sistema che avevano messo in piedi secondo chi indaga è una truffa che ha visto come vittima la donna di Cagliari. Determinante la ricostruzione di come le somme versata dalla vittima siano finite sui conti bancari riconducibili agli indagati.

Ora la palla passa alla Procura della Repubblica di Cagliari, che presto potrebbe convocare i tre presunti truffatori per ascoltare e mettere a verbale la loro versione dei fatti: sembra accertato che a capo della banda ci fosse proprio l’operaio di Brescia finito nel registro degli indagati. E a tal proposito dalle forze dell’ordine arriva l’avviso: attenzione a chi, anche attraverso i social, chiede soldi per presunti rituali e magie

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