Un lascito milionario per rilanciare il Castello

Arte, percorso vita, cinema e ristorante: Fondazione Brescia Musei lavora al progetto puntando sul lascito dell'artista Bruno Romeda
Le luci. Una suggestiva immagine della scorsa edizione di CidneOn
Le luci. Una suggestiva immagine della scorsa edizione di CidneOn
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La prima tappa del rilancio del Castello - il festival CidneOn, promosso con Amici del Cidneo e Cieli Vibranti e in programma a febbraio per la seconda volta - è stata presentata l’altroieri: ma per il colle cittadino Fondazione Brescia Musei ha già pronto un progetto complessivo per il 2018-2019 che sarà sottoposto nei prossimi giorni al sindaco.

Nell’elenco delle azioni per trasformare il Cidneo in punto d’attrazione turistica dodici mesi all’anno c’è un po’ di tutto: la conferma del cinema estivo e la riapertura di Piccolo e Grande Miglio come sedi espositive; la destinazione della ex palazzina degli ufficiali per l’attività didattica, e della palazzina Haynau come bar e ristorante;l’allestimento di un percorso vita e la creazione di un parco giochi in cui - immagina Brescia Musei - scivoli e altalene potrebbero essere firmati da artisti e designer;infine, un parco destinato ad accogliere le opere dell’artista di origine bresciana Bruno Romeda, scomparso lo scorso febbraio lasciando a Brescia Musei tutta la sua eredità con l’impegno di valorizzare le sue opere e in senso più ampio l’arte contemporanea.

Si parla di milioni di euro, anche se Brescia Musei sta tuttora lavorando alla quantificazione precisa del valore del lascito, e al complesso iter burocratico per l’acquisizione: Romeda infatti viveva da tempo in Francia, manca un preciso inventario dei beni suoi e del compagno. Quel che è certo, è che si tratta di una iniezione di fondi non indifferente, che la Fondazione ha deciso di finalizzare al progetto di rilancio del Castello.

 

La mostra. Bruno Romeda tra le sue opere, nel 2006 in Santa Giulia
La mostra. Bruno Romeda tra le sue opere, nel 2006 in Santa Giulia

 

Se il lascito Romeda potrà sostenere la creazione di un parco della scultura contemporanea, con le opere dell’artista franco-bresciano, e di un parco-giochi firmato da autori contemporanei, meno chiaro è come possa finanziare interventi legati all’utilizzo del colle cittadino per lo sport e il tempo libero.

È qui che - nel ragionamento di Brescia Musei - dovrebbero entrare in gioco da un lato l’Amministrazione comunale, dall’altro i privati: sponsor, associazioni, semplici cittadini. Il piano, non a caso, sarà presentato già nei prossimi giorni al sindaco, con l’obiettivo di sollecitare il Comune a partecipare al progetto per le parti che gli competono: in particolare la sistemazione di Piccolo e Grande Miglio (le coperture), il consolidamento di porzioni di mura, il tema dell’accesso (bus navetta e illuminazione dei sentieri sulle pendici). E pure l’individuazione di percorsi innovativi di finanziamento: il tema riguarda la palazzina Haynau, per la quale Brescia Musei immagina difficile l’idea di un privato in grado di sostenere i costi di ristrutturazione in vista dell’apertura di un ristorante, come accaduto ad esempio col Mercato dei Grani.

La Fondazione punterà inoltre a coinvolgere imprese con il sistema dell’Art Bonus (che garantisce un credito d’imposta fino al 65% dell’importo donato), privati e associazioni: con gli Amici del Cidneo si starebbe già lavorando al progetto del percorso vita. Prime tappe. Il banco di prova di tutto il progetto sarà il festival delle luci Cidnen, in programma dal 10 al 17 febbraio, quando ai visitatori (si entrerà gratis) sarà chiesto di mandare un sms del valore di un euro per sostenere il recupero della ex palazzina degli ufficiali come sede delle attività didattiche. Si attendono 200mila presenze: 200mila euro a disposizione sarebbero già una bella somma da cui partire.

 

 

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