Un gesto d’amore per bimbi malati

Per Monica, che dieci anni fa ha tragicamente perso Luca e Bobo, il gesto di «voltare pagina» è stato la conseguenza di una sofferenza enorme, e di una generosità di pari grandezza. Un gesto che si è tradotto nella donazione di 150mila euro destinati alla Neuropsichiatria infantile e alla Chirurgia pediatrica dell’Ospedale dei Bambini interno al Civile.
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Per Monica, che dieci anni fa ha tragicamente perso Luca e Bobo, il gesto di «voltare pagina» è stato la conseguenza di una sofferenza enorme, e di una generosità di pari grandezza. Un gesto che si è tradotto nella donazione di 150mila euro destinati alla Neuropsichiatria infantile e alla Chirurgia pediatrica dell’Ospedale dei Bambini interno al Civile e che serviranno per pagare due borse di studio e per l’acquisto di strumenti che facilitano la diagnosi e l’assistenza di piccoli con problemi nello sviluppo cognitivo.

«In dieci anni ha ricevuto molto, in termini di vicinanza, di affetto, di solidarietà: attraverso la donazione Monica, madre e moglie di Luca e Bobo Archetti, intende in parte restituire qualcosa di quanto ha ricevuto, ringraziando con tutte le istituzioni che non l’hanno mai abbandonata. Nel caso particolare, il riconoscimento al valore della sanità pubblica bresciana in aiuto a due reparti che prima della tragedia hanno saputo accogliere e curare Luca», ha detto Gigi Fondra in rappresentanza della famiglia Archetti, alla quale è legato da un’amicizia inossidabile.

La generosa offerta in memoria di Bobo e Luca Archetti permetterà di acquistare attrezzature per il laboratorio di neuro-oftalmologia e di neurofisiopatologia della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza per lo studio dei potenziali evocati cognitivi e visivi. Ancora, servirà per l’acquisto di test di sviluppo sia per il presidio Ospedale dei Bambini sia per le sedi territoriali di Brescia, di Montichiari e di Gardone Valtrompia. Infine, per l’istituzione di una borsa di studio (che verrà assegnata nelle prossime settimane) per un neolaureato in attesa di formazione specialistica per l’«intervento precoce nelle disabilità motorie: percorsi diagnostici innovativi (potenziali evocati).

La donazione permetterà inoltre di acquistare tre lettini chirurgici con caratteristiche particolari che consentono di gestire agevolmente neonati chirurgici critici. Ancora, verrà in parte utilizzata anche per l’istituzione di una borsa di studio per un neolaureato che dovrà approfondire la «gestione globale del paziente neurologicamente compromesso per una qualità di vita migliore, aspetti chirurgici e nutrizionali».
 

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