Un’App per ritrovare fido: nel 2018 restituiti quasi mille cani

Proseguono le attività di Ats contro l’abbandono di animali. Grazie ai servizi digitali già 600 recuperati nel 2019
Zampa a zampa. L’App per ritrovare il proprio animale domestico - © www.giornaledibrescia.it
Zampa a zampa. L’App per ritrovare il proprio animale domestico - © www.giornaledibrescia.it
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App, social network ed sms insieme ad un servizio veterinario fornito da Ats 24 ore al giorno sono gli strumenti adottati nella nostra provincia per contrastare il fenomeno dell’abbandono degli animali durante le vacanze estive e quindi il randagismo. Sebbene il fenomeno sia molto ridotto, la Regione Lombardia ha annunciato lo stanziamento di oltre un milione di euro per contrastarlo e ha lanciato spot televisivi con il pilota di moto Giacomo Lucchetti, oltre alla App «Zampa a zampa» tramite la quale dovrebbe risultare più facile rintracciare il proprio cane o gatto nel caso sia stato smarrito, oppure trovare bestiole da adottare.

«Ats recupera cani smarriti o che scappano al padrone 24 ore su 24, grazie ad un centralino che risponde sempre - spiega la dottoressa Laura Gemma Brenzoni, direttore del Servizio Sanità Animale Ats Brescia - al numero 030 3839401. Un servizio impegnativo e oneroso che serve però a prevenire incidenti, di ogni tipo. Nel 75% dei casi restituiamo l'animale al padrone grazie agli strumenti di identificazione come il microchip. I cani non identificati restano al canile sanitario 10 giorni per la necessaria profilassi antirabbica, quindi vengono affidati ai canili rifugio, gestiti dalle associazioni». Problemi oggi esistono per cani anziani o di difficile gestione. Al canile sanitario di Brescia cani e gatti di colonia soccorsi perché feriti, vengono sterilizzati prima di essere affidati ai canili o gattili rifugio.

«Nonostante l’obbligo di registrazione all’anagrafe regionale tramite microchip - aggiunge il responsabile del Canile Sanitario, il dottor Antonio Di Loreto -, recuperiamo ancora un 20-25% di cani non identificabili. Se il padrone riesce a rintracciare il suo animale glielo restituiamo dopo il pagamento della sanzione per la mancata iscrizione e delle spese di recupero. Per la lotta al randagismo ritengo che i due pilastri fondamentali siano proprio l’identificazione e la sterilizzazione». Nel 2018 sono stati recuperati 1482 cani e ne sono stati restituiti 973, pari al 75%, nei primi sei mesi del 2019 sono stati 607 i cani recuperati e 428 quelli restituiti. E rispetto a cinque anni fa il numero degli ingressi in canile è nettamente diminuito, mentre è cresciuto il numero delle restituzioni ai proprietari. Gatti.

Al canile sanitario di Ats non trovano ricovero solo i cani, ma anche i gatti. In questo caso però solo quelli delle colonie (e in provincia se ne contano 1100 circa), che sono tutelate dalle leggi nazionali e regionali. Si tratta di felini feriti o che devono essere sterilizzati. «Grazie ai fondi regionali - precisa la dirigente Laura Gemma Brenzoni - nel 2018 siamo riusciti a sterilizzare 515 cani e 1500 gatti. Inoltre stiamo predisponendo una serie di incontri di formazione per le gattare che si trovano a gestire le colonie».

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