Uccise una guardia bresciana, ora chiede permessi premio

È polemica per la richiesta presentata da Angelo Meneghetti: nel '92 fu parte del commando che assaltò un portavalori. Morì Andrea Padovani
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È polemica per la richiesta di permessi premio presentata da Angelo Meneghetti, 50enne in carcere con l’accusa di aver fatto parte di un commando che il 15 marzo 1992 durante un assalto ad un portavalori in A4 uccise il bresciano Andrea Padovani, guardia al volante del mezzo blindato. Residente nella zona del Garda, aveva 31 anni, era sposato e aveva un figlio di quattro anni.

Padovani morì sotto i colpi di kalashnikov sparati da un gruppo ritenuto vicino all’allora boss del Brenta Felice Maniero. Tra coloro che sono stati condannati all’ergastolo c’è anche Angelo Meneghetti. Si è sempre dichiarato estraneo ai fatti e ha chiesto di poter uscire dal carcere di Padova in permesso premio per partecipare ad alcuni appuntamenti culturali. Il tribunale di Sorveglianza ha già detto no una volta a Meneghetti che attraverso il suo legale ha impugnato la decisione e a novembre il ricorso sarà discusso in aula. Pesa, secondo i giudici, il mancato pentimento di Meneghetti che si è sempre proclamato innocente.

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