Tribunale: tempo di ripresa, ma non mancano le preoccupazioni

Dopo la pausa estiva prime udienze tra dubbi e timori. Non cambiano le regole anti Covid
Il tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Vacanze terminate. O quasi. La sospensione feriale, iniziata il 27 luglio, è finita da una settimana, ma dal 2 settembre ad oggi, a parte i processi per direttissima (per gli arresti in flagranza di reato), nessun’altra udienza è stata celebrata a Palazzo di giustizia. Anche ieri il tabellone con il programma quotidiano aula per aula era desolatamente vuoto. «Il ministero aveva previsto un periodo di cuscinetto e solo dall’otto settembre (oggi ndr) si tornerà in aula» spiega il presidente del tribunale Vittorio Masia. Con la ripresa, tre giorni alla settimana il martedì, mercoledì e giovedì, i processi civili saranno celebrati anche nel pomeriggio.

Le presenze in tribunale restano comunque contingentate. Entra, con mascherina e dopo il rilevamento della temperatura, solo chi ha appuntamenti con i magistrati e le cancellerie o chi - legali, imputati, parti civili - deve sostenere un’udienza. Di fatto nulla cambia rispetto alla Fase 2, anche se nelle scorse ore è arrivata una notizia positiva: il personale, dagli uffici amministrativi ai magistrati, è stato sottoposto al test sierologico che ha dato per tutti esito negativo, come confermano i vertici del tribunale. «In termini di misure di contenimento del contagio non possiamo arretrare nemmeno di un centimetro» spiega il presidente Vittorio Masia.

Avvocati ultimamente se ne vedono pochi al Palagiustizia e il timore in vista dell’autunno non manca. «Da 40 giorni non mettevo piede a Palazzo» raccontava ieri un avvocato esperto. «Sono preoccupato soprattutto per i colleghi più giovani» ammette. «Se va avanti così a fine anno conteremo quanti proseguiranno nella professione» è il pensiero di una penalista. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia