Trecento animali selvatici feriti e recuperati

L'ultimo arrivato è un falco pecchiaiolo, recuperato nella zona di Villa Carcina, portato da un veterinario che lo ha poi affidato agli agenti della Polizia provinciale. Prima di questo rapace, oltre 300 animali di ogni specie - alcune delle quali anche esotiche - sono stati presi in carico dagli uomini del Nucleo ittico venatorio e poi portati al Cres di Valpredina, il Centro recupero animali selvatici nella Bergamasca.
Qui ogni esemplare viene curato per poi essere rilasciato in natura: ad ognuno viene apposto un anellino metallico con un numero e la provenienza, strumento questo che serve anche per studiare i flussi migratori.
Dal 2002 ad oggi sono stati 2.448 gli animali che la Provinciale ha affidato alle cure degli esperti di questa struttura, per un numero complessivo di viaggi che arriva a 1.068. Le cifre parlano di un incremento di recuperi nel corso degli anni, passati dai 157 animali del 2002 ai 426 del 2010.
Quest'anno tra civette (43), gheppi (28), fringuelli (19), gufi, caprioli e pure allocchi, cigni reali, gruccioni e barbagianni, siamo già a quota 308, e secondo gli uomini del comando di via Romiglia, la cifra è destinata a superare il record dello scorso anno.
Una delle attività specifiche del Nucleo ittico venatorio della Provinciale, composto da una cinquantina di persone, è proprio quella del recupero di specie animali autoctone in difficoltà, vuoi perché ferite, vuoi perché denutrite o malate; ma non sono mancati casi in cui si è dovuti intervenire per portare in salvo animali che non appartengono al nostro territorio.
È solo di pochi giorni fa il ritrovamento di una tartaruga alligatore, specie che vive solitamente nelle acque dolci della Florida, del Texas o dell'Alabama, trovata mentre si muoveva lungo una strada a San Vigilio di Concesio. Un esemplare che è stato recuperato dalla Provinciale e portato in un centro specializzato nel Grossetano. Ma alla memoria degli agenti riaffiorano anche altri interventi particolari, come quello per un boa conscriptor, un'iguana, un pitone o diverse tartarughe.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
