Tre bresciani su 4 vittime del rumore: la mappa del disagio

Sotto accusa il traffico urbano, disturbi (ridotti) anche da ferrovie, metro, industrie e tangenziali
Ad infastidire di più i timpani di chi abita nella nostra città è il traffico lungo le strade - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ad infastidire di più i timpani di chi abita nella nostra città è il traffico lungo le strade - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il rumore è l’unico inquinante che insiste sul sistema nervoso. Amplifica i problemi laddove ci sono già o ne crea di nuovi, andando ad incidere negativamente sulla qualità della vita. Ad infastidire di più i timpani di chi abita nella nostra città è il traffico lungo le strade comunali, che interessa (con diversi livelli di decibel) 149.300 abitanti su una popolazione residente (al 31 dicembre 2016) di 196.670 unità, ovvero tre su quattro.

 

 

 

 

Urta le nostre orecchie, seppur a livelli decisamente inferiori, lo sferragliare dei treni sui binari: un rumore che colpisce 13mila persone.

Undicimila i residenti in città infastiditi dal traffico veicolare sulle strade che non sono comunali (come le tangenziali Sud e Ovest o le autostrade). Poco impatto dal punto di vista dell’inquinamento acustico provocano in città il rumore della metropolitana e quello delle industrie: 8mila nel primo caso, 5300 nel secondo. I dati si riferiscono al giorno. Di notte la situazione cambia: cresce il disturbo provocato dai treni che interessa 17.300 abitanti.

Questi numeri si sono ottenuti grazie ad un lavoro di mappatura del territorio cittadino da parte dell’assessorato all’Ambiente del Comune con l’obiettivo di gestire i problemi legati all’inquinamento acustico e quindi tentare di ridurne - se non addirittura prevenirne - eventuali effetti nocivi.

L’Unione Europea ha imposto alle città con più di 100mila abitanti di realizzare la mappa acustica, inserendo ogni fonte di rumore possibile. Nella elaborazione statistica (e non analitica) sono state inserite le svariate sorgenti di rumore: da quelle industriali (Alfa Acciai, Centrale A2A di Lamarmora, Termoutilizzatore, Iveco, Fonderie San Zeno, Ori Martin ed Eredi Gnutti Metalli) a quelle stradali (con più di tre milioni di veicoli transitanti l’anno come via Turati, il ring, via sant’Eufemia, via Triumplina, via Montelungo, via Labirinto, via Oberdan, via Franchi, via Orzinuovi, via Duca degli Abruzzi, viale Bornata, via Cefalonia, via Lamarmora, via Borgosatollo, via San Zeno e via San Polo), dalle linee ferroviarie (con più di 30mila treni l’anno, quindi la Milano-Venezia) alle autostrade e le tangenziali gestite dalla Provincia. Poiché il rumore si comporta come la luce e quindi si riflette quando va ad impattare contro gli ostacoli come possono essere gli edifici, è stato necessario realizzare una mappa tridimensionale per calcolare le diverse esposizioni e quanti abitanti sono coinvolti, di giorno e di notte.

Lo studio e il piano. Rispetto ai rilievi fonometrici puntuali, la mappatura acustica così realizzata consente di confrontare simultaneamente tutto il territorio con tutte le fonti di rumore attivate. Da qui la scelta di effettuare solo nove rilievi che sono stati poi utilizzati per la calibrazione della mappatura. Dopo questa fase il Comune ha predisposto il Piano d’azione che introduce misure per contenere l’emissione acustica.

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