Tre bicchieri per undici vini bresciani

Aumentano i vini bresciani che la Guida del Gambero Rosso ritiene degni dei mitici tre bicchieri: da nove vini di otto aziende si passa ad undici, ma solo quattro aziende sono confermate. Ci sono sei nomi nuovi, ma anche clamorose esclusioni. C'è molta Franciacorta, ma anche nuova attenzione al Garda.
I debutti che si fanno subito notare sono quello della Guido Berlucchi che trionfa con il Franciacorta Brut Estreme 2004 e quella di Ca' de Frati che si afferma con il Lugana Brolettino 2007. Ancora un Lugana quindi e torna ai vertici il Garda Cabernet Le Zalte di Cascina La Pertica che era al top alcuni anni fa.
Si confermano i Franciacorta di Cavalleri con il Giovanni Cavalleri 2001, rimane ovviamente Ca' del Bosco ma solo con Anna Maria Clementi 2002, resta Bellavista con il Vittorio Moretti 2002 e resta Ferghettina ma con l'Extra brut e non più il Saten.
Il Saten ai vertici è ora quello dei debuttanti per il Gambero Il Mosnel e di Enrico Gatti in entrambe i casi del 2005. Il Franciacorta Brut da scegliere è invece quello de Le Marchesine con il 2004 e di La Montina con il 2005.
Clamorose le esclusioni dal vertice dove soggiornavano da anni (rimanendo comunque ai piani alti). Perdono i tre bicchieri il Cabochon di Monte Rossa, il Comarì del Salem di Uberti, il brut 2004 di Monzio Compagnoni e il Dosage Zero di Ca' del Bosco. Non sono confermati i tre bicchieri al Lugana Fabio Contato di Provenza che passa i testimone della zona gardesana alla Ca' de Frati.
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