Tratta e sfruttamento della prostituzione: otto arresti

Sette persone sono state fermate in provincia di Bergamo. La Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia ha coordinato le indagini
PROSTITUZIONE: SGOMINATA GANG RUMENA
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«Si tratta di un gruppo che gestiva tra Romania e Italia giovani donne rumene attratte nella Bergamasca con l’inganno. Dalle promesse di una vita agiata si passava alla prostituzione in strada». Così il procuratore di Brescia Carlo Nocerino ha commentato il fermo di otto persone tutte di nazionalità rumena. Sette sono state fermate in Italia, in provincia di Bergamo.

All’operazione condotta dai carabinieri di Bergamo ha collaborato la Polizia rumena che ha raccolto la denuncia di una ragazza sfruttata dando il via all’indagine. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia.

  • Gli arresti annunciati in Procura a Brescia
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«Il prossimo passaggio dell’inchiesta sarà quello di colpire il patrimonio di chi si è arricchito sfruttando le ragazze». Lo ha detto il sostituto procuratore della Dda di Brescia Claudia Moregola. «Lungo la Provinciale 122 di Bergamo una donna non può prostituirsi liberamente perché ogni piazzola è controllata da organizzazioni criminali» ha spiegato il magistrato che ha poi aggiunto: «ogni ragazza deve pagare 100-110 euro a sera a chi gestisce le piazzole di prostituzione».

L’organizzazione criminale era guidata da un rumeno di 43anni detto Grasu, che aveva come braccio destro una 25enne connazionale. «Una donna con una capacità criminale impressionante e che mai ha dimostrato pietà verso le ragazze sfruttate» ha spiegato il pm.

 

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