Trasporti, opposizione all’attacco: «Il sistema rischia il collasso»

Appello di Del Bono (Pd) e Vizzardi (Azione): «La Regione impedisca l’aumento delle tariffe»
TPL, DEL BONO ALL'ATTACCO
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«I nodi vengono al pettine. Il trasporto locale lombardo è vicino al collasso perché le risorse sono diminuite del 12/14%». Con queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono va dritto al punto ed evidenzia la criticità più seria del trasporto lombardo. Secondo l’opposizione il problema potrebbe mettere in ginocchio le agenzie locali, che sarebbero così costretto ad aumentare il costo dei biglietti o peggio ad intervenire sulla qualità del servizio.

L’opposizione

La richiesta è semplice. «La Lombardia per il prossimo anno - spiega Del Bono - avrà a disposizione 34 milioni di euro in più grazie al fondo nazionale dei trasporti. Questi soldi però non verranno utilizzati dalla Regione perché l’obiettivo è solamente quello di mantenere il servizio com’è attualmente. Il problema è che il servizio diminuirebbe comunque la propria efficienza perché per il trasporto pubblico su gomma mancano già 70 milioni di euro (7 milioni per l’area bresciana, ndr). Le agenzie locali potrebbero però congelare l’aumento tariffario con 28 milioni di euro e per questo vogliamo che la Regione metta a disposizione i soldi del piano nazionale».

Per l’ex sindaco di Brescia il trasporto rimane uno dei capisaldi per lo sviluppo e la crescita del territorio, una priorità da gestire in maniera efficiente per il bene della Regione. «È importante spiegare ai bresciani - continua Del Bono - che la responsabilità del trasporto pubblico è di competenza regionale. Dopo la sanità, è il secondo pilastro su cui si regge la nostra politica in Lombardia e adesso è messo molto male».

Parole che sono confermate anche dal consigliere regionale di Azione Massimo Vizzardi. «Non si possono aumentare i biglietti del 10% e se le agenzie locali non riescono a garantire il servizio, la Regione deve intervenire: anche se le agenzie dovessero aumentare le tariffe del 4,8%, come suggerito dalla Regione, i costi non potranno essere totalmente coperti - sottolinea Vizzardi -. Cercheremo di coinvolgere i sindaci dei paesi bresciani perché una riduzione del trasporto pubblico locale andrà a incidere maggiormente sulle zone meno servite della provincia e quindi cercheremo di sensibilizzarli su una tematica che ricadrà sui loro territori».

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