Tra generosità e impegno: nel Bresciano ci sono 4.500 associazioni di volontariato

Sono iscritte al Coni, al Registro del Terzo settore e agli elenchi regionali di Protezione civile
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Oltre 4.500 associazioni attive in provincia di Brescia, considerando solo quelle iscritte ai registri del Coni, al Runts (il Registro unico nazionale del Terzo settore) e agli elenchi territoriali dei soggetti del volontariato organizzato di Protezione civile di Regione Lombardia. Un patrimonio per le nostre comunità cui si aggiungono tutte le altre associazioni informali che concorrono ad alimentare la rete del volontariato nelle nostre comunità.

Socialità

Se le rapportiamo alla popolazione residente, nel Bresciano abbiamo 3,6 associazioni per ogni 1.000 abitanti, considerando dal neonato al centenario. Associazioni diverse, certamente, che rappresentano momenti di incontro, di impegno e comunque di socialità. Una socialità diffusa che interessa, in misura diversa, quasi tutti i comuni bresciani. Solo tre centri, sui 205 che compongono la provincia, non contano alcuna associazione registrata. Ma, se sommiamo la popolazione di Magasa, Monno e Paisco Loveno non arriviamo complessivamente a 800 persone. E, per altro verso, tutti gli altri 24 comuni con meno di 1.000 abitanti vantano, è proprio il caso di dirlo, almeno una associazione di volontariato, sportiva o di protezione civile. Anzi, per dirla tutta, sono proprio i piccoli comuni a segnare il più elevato indice di presenza delle associazioni in rapporto alla popolazione. Parliamo di Valvestino, con 2 associazioni per 167 abitanti, Lozio che di associazioni ne ha 4 per 352 residenti, Pertica Bassa, con 6 associazioni per 555 abitanti o Lavenone che ne ha una in meno ma non arriva a 500 anime.

Idati

Quello dell’associazionismo è quindi un fenomeno diffuso, che tocca ogni angolo del territorio bresciano. Poi certo è anche massivo. Basta pensare alle 922 associazioni registrate, per queste tre tipologie, nel comune di Brescia dove hanno sede 394 associazioni sportive dilettantistiche, 8 soggetti del volontariato organizzato di Protezione civile di Regione Lombardia e 520 tra enti e associazioni del Terzo settore, determinando per la città un indice di 4,7 associazioni per 1.000 abitanti, un valore superiore alla media provinciale (3,6).

E non è solo Brescia perché in una ventina di comuni si contano 50 o più associazioni, con numeri più importanti nei centri maggiori, dalle 107 associazioni di Desenzano del Garda, alle 83 di Darfo Boario Terme, alle 74 di Lumezzane o alle 71 di Montichiari e Palazzolo sull’Oglio. Tra i comuni più popolosi, i 33 con oltre 10 mila abitanti, la densità delle associazioni è supera la media provinciale a Salò (6 per ogni 1000 abitanti), ma anche a Darfo (5,3), Gavardo (4,8), Brescia (4,7), Mazzano (4,4), Nave (4,1), Concesio (4,0), Gardone Val Trompia (3,9), Lonato (3,8), Orzinuovi, Desenzano del Garda e Rezzato (3,7). Poi, ovviamente, ci sono comuni, grandi e piccoli in cui minore, decisamente minore in rapporto alla popolazione, è la presenza di associazioni di diversa natura. Infatti, in una ventina di comuni gli indici di presenza delle associazioni, nelle loro diverse forme, sono dimezzati rispetto alla media provinciale.

Oltre ai tre piccolissimi centri in cui non ci sono realtà associative registrate gli indici più bassi si rilevano a Corteno Golgi, con 1 associazione per ogni 1000 abitanti, Provaglio Val Sabbia (1,1), Bassano Bresciano, Castrezzato, Brione e Maclodio (1,3), Polpenzazze del Garda (1,5), Torbole Casaglia, Marone, Serle, Roccafranca (1,6), Alfianello e Milzano (1,7), Azzano Mella, Bovezzo, Berlingo, Cedegolo e Longhena (1,8). Ma, al di là dei dati dei singoli comuni, non può sfuggire, dalla rappresentazione offerta dalla mappa, come la gran parte dei centri con meno di 2,7 associazioni per ogni 1.000 abitanti si colloca nella Bassa ed, in particolare, nella sua parte occidentale e centrale. Allo stesso modo, escludendo alcuni casi specifici, tra i quali la città, la gran parte dei comuni con oltre 4,4 associazioni per ogni 1.000 abitanti si colloca nelle aree montane delle tre Valli e dell’Alto Garda, concentrati oltre la linea che da Pisogne (5,2 associazioni per ogni 1.000 abitanti) a Gavardo (4,8) taglia il territorio bresciano, passando per Tavernole sul Mella (11,1), e Casto (6,8).

Difficile trovare una spiegazione semplice a questa diseguale distribuzione dell’associazionismo. Ma certo non può sfuggire questa netta connotazione territoriale.

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