Tour virtuali, ologrammi e database: così il Pnrr innova la cultura nel Bresciano

Sei realtà sono state finanziate da un bando per digitalizzare l'offerta: dal Museo Mille Miglia a Padernello, ecco i progetti
La sala immersiva sui laghi bresciani della Fondazione Ugo da Como © www.giornaledibrescia.it
La sala immersiva sui laghi bresciani della Fondazione Ugo da Como © www.giornaledibrescia.it
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Tour virtuali, sale immersive, ologrammi, visori, database più ricchi e accessibili, ma anche un e-commerce per i prodotti locali. Sono alcuni dei progetti che sei realtà culturali bresciane realizzeranno nei prossimi mesi grazie a un finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che si sono appena aggiudicate.

Fondazione Ugo Da Como, Centro Camuno di Studi Preistorici, Fondazione Museo Diocesano, Castello di Padernello, Consorzio Forestale Terra tra Due Laghi-Ecomuseo della Valvestino e Museo della Mille Miglia sono infatti tra i beneficiari dei contributi a fondo perduto che il ministero della Cultura ha assegnato il 20 giugno tramite un bando Pnrr per favorire l’innovazione e la transizione digitale dei settori culturali: oltre 22 milioni di euro, di cui 329.469,84 euro per la provincia di Brescia

Le proiezioni nel castello

Il Castello di Padernello - © www.giornaledibrescia.it
Il Castello di Padernello - © www.giornaledibrescia.it

Alla Fondazione Castello di Padernello si immagina di destinare la somma (50.973,60 euro) alle visite virtuali. «L’idea è integrare le visite guidate con supporti digitali - spiega il presidente Domenico Pedroni -. Metteremo alcuni touch screen all’ingresso del castello per incentivare le persone a entrare e altri computer nelle stanze per una fruizione multimediale. Per la torre, il Mastio, stiamo studiando la possibilità di generare ologrammi che raccontino la storia del castello, per esempio una proiezione di Gerolamo Martinengo per le scolaresche». 

Pareti touch e visori

Il Museo Mille Miglia - Foto New Reporter Grechi © www.giornaledibrescia.it
Il Museo Mille Miglia - Foto New Reporter Grechi © www.giornaledibrescia.it

Sulle nuove tecnologie puntano anche il Museo Mille Miglia e la Fondazione Ugo da Como (Lonato). In viale della Bornata il fondo Pnrr (63.293,60 euro) finanzierà due attività: un modellino digitale dell’antico monastero e un percorso di visita con la realtà aumentata, pensato insieme ai partner Artglass e MG Servizi di ingegneria soprattutto per i giovani, per cui tramite visori (smart glass) si potrà usufruire di contenuti multimediali creati ad hoc.

Con il contributo da 42.356,50 euro, invece, la parete immersiva già esistente nella Rocca di Lonato si arricchirà con un nuovo filmato per viaggiare virtualmente tra i libri della fondazione. Verrà inoltre realizzata una parete touch con percorsi multimediali personalizzabili: «Saranno fruibili anche da non vedenti e non udenti - aggiunge la direttrice della Fondazione Ugo da Como Giovanna Nocivelli -. I visitatori sono tornati a crescere dopo la pandemia e con questo bando Pnrr puntiamo a migliorare ulteriormente la nostra offerta».

Database più accessibili

Incisioni rupestri in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
Incisioni rupestri in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it

Innovare un patrimonio culturale significa anche aumentarne l’accessibilità, ed è questo il fronte principale su cui lavoreranno il Centro Camuno e il Museo Diocesano. «Grazie ai fondi Pnrr (55.214,14 euro) completeremo un grande database cui lavoriamo da anni, con foto e materiale d’archivio collegati a dati territoriali, fruibile anche da una sezione del sito - spiega la direttrice del Centro, Tiziana Cittadini -. Stiamo cercando infatti archeologi con competenze informatiche per lavorarci, nei prossimi giorni pubblicheremo l’offerta di lavoro».

Il museo diocesano di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il museo diocesano di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it

Il Museo Diocesano - oltre a creare un tour virtuale tra le collezioni in varie lingue tra cui il cinese grazie alla collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore - «digitalizzerà tutte le opere esposte, circa mille, per permettere la consultazione da remoto» annuncia il presidente Mauro Salvatore (contributo Pnrr: 45.632 euro). Un invito, questo, rivolto ai potenziali «visitatori virtuali, per prolungare gli ottimi risultati ottenuti nei primi sei mesi dell’anno da Capitale italiana della Cultura».

L'e-commerce del formaggio Tombea e del fagiolo

Una delle strutture dell'Ecomuseo della Val Vestino
Una delle strutture dell'Ecomuseo della Val Vestino

Il patrimonio culturale di un territorio ha un’accezione ampia: non comprende solo musei, arte e monumenti, ma anche è anche l’ombrello che ne tutela e valorizza le ricchezze naturalistiche e gastronomiche. Ed è in quest’ottica che nei prossimi mesi verrà messo a punto un e-commerce per i prodotti tipici della Valvestino, a cominciare dal celebre formaggio Tombea e dal fagiolo che cresce tra il lago di Garda e il lago d’Idro.

È questo il progetto principale che l’Ecomuseo della Val Vestino ha presentato a un bando del ministero della Cultura per cui ha ottenuto un contributo a fondo perduto di 72mila euro. «Tra Magasa e Valvestino ci sono moltissime aziende agricole, con tanti proprietari giovani, che offrono prodotti d’eccellenza. Per questa ragione abbiamo pensato di creare una piattaforma per la vendita online collaborativa: noi ci occupiamo della gestione, i produttori possono popolare la vetrina in autonomia» racconta Marilena Massarini, direttrice dell’Ecomuseo. Sull’e-commerce saranno anche diffuse le pubblicazioni locali dedicate alla storia della valle.

Il fondo Pnrr servirà anche ad acquistare audioguide per le chiese della Val Vestino, ampliare il sito e l’app di Visit Val Vestino, rendendo i contenuti disponibili in più lingue, e ad acquistare alcune colonnine di ricarica per le biciclette elettroniche. «La Val Vestino è meta di un turismo green, che intendiamo sostenere» conclude Massarini.

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