Tornado caduti, ora si cerca solo Mariangela Valentini
Un altro ritrovamento. Un'altra tragica conferma. Era passato da poco mezzogiorno quando sulle colline del Piceno dove sono in corso imponenti ricerche per ritrovare i resti dei piloti dei Tornado di Ghedi precipitati martedì, unità del Soccorso alpino hanno ritrovato i resti del terzo dei quattro militari scomparsi. Erano in località Poggio Anzù, in una zona distante rispetto a quella nella quale sono stati recuperati i primi due corpi, in un’area particolarmente impervia tanto che i soccorritori si sono dovuti calare con il verricello da un elicottero per effettuare un recupero in sicurezza.
In questo caso, è giunta in breve la conferma sull’identità: il corpo recuperato appartiene al capitano Paolo Piero Franzese, il navigatore che era a bordo del Tornado pilotato del capitano Mariangela Valentini, di fatto allo stato il solo ufficiale che manca all’appello. Per i corpi rinvenuti in precedenza in luogo piuttosto distante giungerebbe quindi indiretta conferma: sarebbero quelli del capitano pilota Alessandro Dotto e del capitano navigatore Giuseppe Palminteri.
Negli ambienti investigativi, frattanto, si starebbe facendo largo un'ipotesi secondo cui all'origine della tragedia vi sarebbe il combinato disposto di due differenti concause, avaria ed errore umano. L'Aeronautica Militare da parte sua ribadisce come su un piano tecnico almeno per quanto concerne l'inchiesta interna «ogni ipotesi è aperta». Due i filoni d’indagine avviati inoltre dalla Procura di Ascoli Piceno che procede contro ignoti per disastro aereo colposo e omicidio colposo plurimo e dalla Procura militare di Verona che indaga per distruzione di beni militari.
Su delega dei magistrati marchigiani oggi i carabinieri di Ascoli si sono presentati all’Aerobase di Ghedi dove hanno ascoltato il comandante del Sesto Stormo, il col. Andrea Di Pietro, e sequestrato piani di volo e documenti relativi ai due Tornado precipitati, inclusi i libretti di manutenzione. Nell’aeroporto di Ghedi, frattanto, sono riprese le attività di volo e di addestramento. Ma certo il dramma che ha strappato ai Diavoli rossi quattro colleghi resta una ferita quanto mai aperta. E già si pensa alla cerimonia funebre destinata a svolgersi con ogni probabilità all’interno della base di Ghedi.
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