Torna il «Brescia Pride»: un calendario di iniziative prima del corteo del 2 settembre

Spazio a momenti di riflessione e incontri di formazione, condivisione e celebrazione della cultura queer
L'edizione 2022 del Brescia Pride - Foto Marco Ortogni/Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'edizione 2022 del Brescia Pride - Foto Marco Ortogni/Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La macchina organizzativa si è messa in moto e la data è già evidenziata nel calendario: sabato 2 settembre. Dopo le restrizioni degli anni scorsi la manifestazione torna nel pieno della sua formula, con una serie di eventi e appuntamenti per i mesi estivi di formazione, condivisione e celebrazione della cultura queer.

Torna il «Brescia Pride», la sfilata dell’orgoglio queer - termine che rappresenta quelle persone il cui orientamento sessuale o identità di genere differisce da quello strettamente eterosessuale o cisgender - pronta dunque ad animare il capoluogo. Un’occasione per parlare di diritti civili, sia quelli fin qui conquistati, sia quelli per i quali ancora si sta lottando. Quella del 2023 è un’edizione che vuole essere parte attiva del tessuto culturale della città, quest’anno Capitale della Cultura, attraverso iniziative che accompagneranno la cittadinanza fino al corteo di settembre basandosi sul tema scelto #LaCulturaSiFaInsieme, che rappresenta la comunità LGBTQIAPK+.

Il programma dell’edizione 2023 ricalca in parte le esperienze precedenti, con spazio a momenti di riflessione e incontri che hanno occupato tutto il mese di giugno, approfondendo a luglio e agosto le tematiche del manifesto 2023, che esplica i fondamentali del manifesto del Pride bresciano: riconoscimento e tutela legale di ogni persona; prevenzione delle discriminazioni e contrasto alla violenza; diritto alla salute e cura; laicità di Stato e libertà di scelta; accoglienza; giustizia climatica e ambientale (i dettagli sulla pagina Facebook o sul sito www.bresciapride.it). Lo hanno illustrato gli organizzatori Greta Tosoni, Elisa Belussi e Cora del Comitato che hanno sottolineato come l’intera manifestazione «sia costruita solo sulle forze del Brescia Pride che si autofinanzia per divulgare e superare le discriminazioni non solo verso la nostra comunità, ma anche nei confronti di tutte le realtà che troppo spesso vengono classificate come diverse, marginali, minoritarie».

Un lungo cammino culturale per dar vita a luoghi popolati da persone con la voglia di costruire una società che permetta a chiunque di essere se stesso senza oppressioni e discriminazioni. Non sarà più quindi un «Gay pride», tengono a specificare gli organizzatori, «ma un Brescia Pride, perché non esiste lotta per il raggiungimento dei basici diritti civili e umani che non sia intersezionale».

Il corteo avrà il sostegno della Cgil, «oggi attenta più che mai - ha rimarcato il segretario generale Francesco Bertoli - alle notizie regressive su questi temi che preoccupano non poco».

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