Tetto e facciate: via al restauro del vescovado

Si interverrà sul palazzo di via Trieste a Brescia su parte della copertura e alcune pareti che danno sulla corte giardino interna
Dove: evidenziati in color rosso i tetti e le facciate su cui si interverrà - © www.giornaledibrescia.it
Dove: evidenziati in color rosso i tetti e le facciate su cui si interverrà - © www.giornaledibrescia.it
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Lavori in vista al vescovado. È previsto tra fine gennaio e inizio febbraio l’intervento di sistemazione di parte del tetto del palazzo vescovile di via Trieste e di restauro conservativo delle facciate che danno sulla corte giardino interna, a nord, verso la Queriniana. La spesa prevista è di 400mila euro, in parte (150mila euro) finanziata dalla Regione grazie alla partecipazione al bando per la valorizzazione di beni culturali appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche.

Il progetto, che ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza, è stato realizzato - dopo un’approfondita indagine sullo stato di conservazione dell’immobile - dall’ingegner Andrea Paneroni e dall’architetto Anna Pienazza. Nel corso delle analisi preliminari si è fatta anche un’interessante scoperta: in un sottotetto di una delle parti più antiche del palazzo, che è frutto di un processo di stratificazione nei secoli, sono emersi lacerti di affresco a motivi geometrici policromi per i quali è previsto un intervento di messa in sicurezza.

L’intervento sulle coperture che corrispondono al grande Salone dei Vescovi e ai saloni di rappresentanza, è volto a migliorare la sicurezza del palazzo dal punto di vista sismico per favorire e garantire una migliore risposta dell’edificio in caso di terremoto. Per ottimizzare il costo dei ponteggi e dell’allestimento del cantiere si procederà anche alla riqualificazione della corte interna che attualmente è poco valorizzata, procedendo con un restauro delle facciate a nord che guardano sul grande giardino su cui si affaccia anche il corpo monumentale della storica biblioteca cittadina.

E per procedere nel miglior modo possibile con queste operazioni sono necessarie temperature non eccessivamente fredde. Le attività di analisi e di indagine prodromiche all’intervento hanno interessato però tutte le facciate del palazzo, anche quelle prospicienti il cortile principale, con ingresso da piazzetta Vescovado, quelle che danno su via Trieste e sulla prima parte di via Gabriele Rosa.

Tuttavia per il loro restauro si procederà con un successivo intervento e il relativo progetto è ancora in fase di valutazione da parte della Soprintendenza. La speranza della Diocesi, che è committente dei lavori, è che - compatibilmente con i tempi del rilascio del «via libera» da via Gezio Calini e per non perdere i benefici dei bonus fiscali - si possa prevedere l’esecuzione di questo secondo lotto in continuità con il termine dei lavori attualmente già appaltati.

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