Tentato omicidio a San Polo: litigano per la televisione, lo prende a martellate

Hanno litigato per ragioni banali, banalissime, come solo la scelta di cosa vedere in tv può essere. Le conseguenze della loro lite, di banale, però, non ha avuto proprio niente. Uno è finito con la testa fracassata in ospedale, dove è ricoverato in prognosi riservata. L’altro a Canton Mombello con l’accusa di tentato omicidio.
Il violento scontro è avvenuto attorno alle 20 e 20 di sabato sera al civico 78 di via Raffaello Sanzio, all’interno di una delle torri di San Polo. Protagonisti due inquilini del palazzo, due amici da vecchio data, ma non nuovi a sfuriate senza senso. Uno vive al primo piano, l’altro al secondo, ma le rispettive solitudini e le circostanze della vita li fa incontrare spesso. Uno ha 77 anni, l’altro ne ha venti di meno e, da tempo, aiuta l’amico anziano con le faccende di casa.
Sabato sera i due avevano deciso di passare, come spesso accaduto negli anni, tempo insieme. A fare cosa non è chiaro. Quel che appare certo però è che i due abbiano litigato proprio circa il menù della serata, in particolare su cosa guardare alla televisione. Su quale programma o su quale canale la situazione si sia fatta critica non è dato sapere. Quel che è sicuro e che alla lunga non c’è stato accordo.
Dagli insulti reciproci i due sono passati alle urla e dalle urla alle martellate. A colpire, e più volte, con una mazzetta da muratore da più di un chilo, è stato il più anziano dei due. E per il più giovane sono stati guai seri. L’uomo è stato raggiunto alla testa, alle spalle, al torace. Esaurita la furia, il 77enne ha messo mano al telefono e chiamato il 112. Ha chiesto aiuto e, così almeno emerge da fonti investigative, confessato le martellate.
Il precedente
I sanitari arrivati sul posto hanno raccolto la vittima in un lago di sangue e in condizioni particolarmente gravi. Immediata e velocissima la corsa in ospedale, dove il 57enne è stato ricoverato dapprima in prognosi riservata, poi dopo punti di sutura e medicazioni, con una previsione di guarigione di 30 giorni.
Il 77enne invece è stato arrestato in flagranza e portato in carcere. Il sostituto procuratore Antonio Bassolino gli contesta il tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dal legame di amicizia.
Episodio analogo, ma meno cruento, era accaduto anche nel 2021. Agenti della Polizia si presentarono a casa del più anziano dei due richiamati dall’eco di una lite altrettanto furibonda, originata da motivi altrettanto banali. Alla fine quel fascicolo fu archiviato. Quello aperto sabato notte in Procura sembra destinato ad altro esito.
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