Tenta rapina in tabaccheria armato di pistola

Solo la reazione del cognato della titolare è riuscita a mettere in fuga il malvivente, costretto ad allontanarsi a mani vuote.
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Tentata rapina alla tabaccheria 149 del Villaggio Sereno la sera di mercoledì. Solo la pronta reazione del cognato della titolare è riuscita a mettere in fuga il malvivente, costretto ad allontanarsi a mani vuote.

«È entrato con il casco in testa - racconta Giulia Lonati -. Quando gli ho detto di toglierselo, per tutta risposta ha appoggiato una borsa di plastica sul bancone e mi ha intimato di dargli i soldi». La tabaccaia in quel momento non era però da sola. C'era anche un familiare, in una posizione nascosta tanto che il malvivente non si era accorto di lui.

«Mio cognato ha aperto la porta che separa il nostro spazio da quello dei clienti ed è stato a quel punto che l'uomo si è sfilato da dietro la schiena una pistola e gliel'ha puntata contro. Voleva i soldi, ma quando gli abbiamo detto che a quell'ora ormai non c'erano più, mi ha chiesto se avessi già schiacciato il pulsante antirapina. Forse perchè si era accorto che l'avevo fatto». È stato a quel punto che il cinquantenne, approfittando di un momento di disattenzione del bandito gli ha sferrato un pugno, mettendolo in fuga.

«Dopo uno spintone è scappato su uno scooter. Noi abbiamo preso la targa, ma alla fine è risultato rubato». Il segnale antirapina ha messo in allarme la Polizia che ha inviato sul posto una pattuglia della Volante, ma ormai del bandito non c'era più traccia. «Sono un po' esasperata - conclude la signora Giulia -. In quattro anni è la quarta volta. Alcuni furti me li hanno fatti di notte, ma ora ci siamo attrezzati. Un'altra volta invece mi avevano minacciato, sempre con una pistola. Ma finchè non cambieranno le leggi sarà sempre così».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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