Teleriscaldamento bollente: costerà 700 euro in più a famiglia

Prezzo su del 74% per l’uso del gas nei mesi invernali. «Ma restituiti 4,2 milioni in bolletta ai nostri clienti»
AUMENTA IL TELERISCALDAMENTO
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I rincari non risparmiano nessuno. Nemmeno le famiglie allacciate alla rete del teleriscaldamento di Brescia. Anche loro hanno visto l’impennata delle bollette. Quest’anno una famiglia tipo rischia di pagare 700 euro in più rispetto ai prezzi di un anno fa. Tanto. Ma un po’ meno rispetto alla stangata in arrivo per chi ha una caldaia a gas, dove i rincari toccano i 900 euro.

Ad attenuare l’aumento vertiginoso dei prezzi è il fatto che per riscaldare l’acqua che finisce negli oltre 21mila edifici allacciati al teleriscaldamento, A2A utilizza il calore prodotto dal termovalorizzatore, il cui combustibile sono i rifiuti. Ma l’impianto di via Malta non basta a coprire l’intero fabbisogno: in media alimenta la rete per circa il 70%. Nei mesi più freddi, da dicembre a marzo, A2A usa anche le caldaie a gas che dal 2020 hanno sostituito il carbone nella centrale di Lamarmora. Ecco perché anche il teleriscaldamento è vittima dei prezzi pazzi di questi mesi.

Il quadro

Insomma, di fronte alle proteste di sindacati, associazioni, cittadini, A2A riporta la questione sugli aspetti «tecnici», squadernando numeri e tabelle. «A nessuno fa piacere aumentare le bollette - spiega Luca Rigoni, amministratore delegato di A2A Calore e Servizi -. Ma anche il teleriscaldamento sta subendo i rincari delle materie prime». Resta però, assicura Rigoni, «il sistema più efficiente e conveniente». In base ai dati Arera, l’Autorità nazionale per l’energia, nel primo trimestre 2022 il «mercato tutelato» ha visto crescere i prezzi dell’energia elettrica di quasi il 130% e quelli del gas del 94%. In sostanza un raddoppio.

Anche i rincari del teleriscaldamento sono pesanti: più 74%. «Partivamo da un prezzo più basso rispetto al gas e gli aumenti sono rimasti sotto del 20%» spiega però Rigoni. Non solo. L’Ad di Calore e Servizi ricorda come gli utenti del teleriscaldamento godano di un credito d’imposta per la quota di calore prodotta dal termoutilizzatore con le biomasse (fonti rinnovabili). «Questo ha consentito di restituire ai nostri utenti 4,2 milioni di euro nel 2020, direttamente in bolletta».

Gli investimenti fatti in questi anni (accumuli termici) e in corso (recupero dei fumi del termoutilizzatore) renderanno sempre più centrale l’impianto di via Malta per il teleriscaldamento. E così il credito d’imposta per il 2021 e per gli anni a venire dovrebbe crescere. «Investiamo a beneficio dei nostri clienti» insiste Rigoni.

Le bollette

A2A ha anche calcolato la spesa per una famiglia tipo, utilizzando dati e parametri di Arera (consumo annuo di 1.400 mc di gas): se il calcolo con i prezzi del primo trimestre 2021 restituiva una spesa annua tutto sommato allineata, 989 euro per il gas, 972 per il teleriscaldamento, ora, con i dati del primo trimestre 2022, proiettati sull’intero anno, si sale a 1.922 per il gas (1.803 tenendo conto dei nuovi aiuti del Governo) e a 1.699 euro per il teleriscaldamento.

Il rincaro resta. Ed è pesante. Per altro le previsioni mostrano prezzi stabili lungo tutto il 2022, senza cali nella seconda parte dell’anno. Da A2A sottolineano però che finora il teleriscaldamento non ha beneficiato degli sgravi sull’Iva riconosciuti dal Governo ai consumi elettrici e gas. Ci si sta lavorando: se si applicherà anche qui l’Iva al 5% i prezzi potranno scendere. Respinta al mittente, però, la versione in base alla quale, usando i rifiuti, i rincari del teleriscaldamento sono ingiustificati. «Lavoriamo per una rete sempre più green e smart, ma in questo momento non possiamo fare a meno del gas» spiega Rigoni. Infine il manager ricorda l’accordo siglato con le associazioni dei consumatori la scorsa settimana per rateizzare le bollette fino a 10 rate, con flessibilità e senza interessi.

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