Tav Brescia-Verona, commessa di 40 milioni per Alstom

Firmato ieri un nuovo contratto con il colosso francese costruttore dei treni «Evo» di Italo
TAV, IL PROGETTO AVANZA
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Passa dopo passo, la Tav Brescia Verona procede il suo cammino nonostante il dibattito politico ingarbugliato da mesi attorno alle analisi costi-benefici, alle ipotesi di referendum e a mozioni bipartisan.

Dopo l'affidamento ad Ansaldo STS lo scorso dicembre dell’incarico di realizzare parte delle opere tecnologiche della nuova tratta ferroviaria (contratto da 98 milioni), ieri il colosso francese Alstom (suoi i treni “Evo” di Italo)  ha ottenuto un altro contratto per realizzare sempre «infrastrutture ferroviarie ad elevato contenuto tecnologico». Un appalto da 40 milioni.

Due mosse che rientrano nel contratto tra Rfi e il consorzio Cepav Due sottoscritto nel giugno 2018 per la realizzazione del primo lotto dell’opera: valore complessivo di 1.645 milioni. Cepav Due ha poi affidato al Consorzio Saturno, di cui Alstom e Ansaldo fanno parte, la realizzazione di infrastrutture ad alto contenuto tecnologiche per una cifra complessiva di 272 milioni.

La tecnologia Alstom sarà sviluppata nei tre siti di Bologna, Roma e Lecco. Il consiglio regionale lombardo, nel frattempo, ha approvato la mozione presentata dal Pd che impegna la Giunta a «sollecitare il governo affinché si assuma quanto prima la decisione di proseguire i lavori della Tav». Voto contrario da parte del Movimento 5 Stelle.

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