Tar: il campo rom può rimanere in via Labirinto

Secondo il tribunale non c’è abuso edilizio: le spese legali restano in capo al Comune
Tar © www.giornaledibrescia.it
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La violazione alle norme edilizie non è provata. Le roulottes del campo nomadi di via Labirinto 420 non verranno rimosse. Per ora. 

Così ha deciso la Prima Sezione del Tar di Brescia con una sentenza, firmata dal presidente Giorgio Calderoni, che ha accolto in via definitiva uno dei due ricorsi promossi della famiglia rom proprietaria del terreno agricolo all’ingresso di Fornaci, con i quali è stato chiesto l’annullamento delle ordinanze di sgombero intimato dal Comune nel dicembre dello scorso anno. Secondo il tribunale di via Zima, sull’area in questione non è stato commesso abuso edilizio, come asserito, invece, dalla Loggia che aveva disposto la rimozione di tre caravan. Il piccolo insediamento di nomadi è quindi legittimato a restare in via Labirinto.

Alla prima ordinanza di sgombero del dicembre 2014, motivata dalle condizioni insalubri del terreno - poi sospesa dal Tar per ragioni umanitarie (ricorso ora dichiarato improcedibile) - ne era seguita una seconda, a gennaio di quest’anno, per abuso edilizio. A parere dei magistrati, però, lo stanziamento delle roulottes - visto il carattere di temporaneità - non può essere considerato alla stregua di una nuova edificazione. Per proseguire sulla linea dello smantellamento, il Comune (condannato al parziale rimborso delle spese legali alla comunità rom) dovrà avviare una nuova istruttoria e nuove verifiche, dimostrando gli eventuali abusi edilizi.

Nei mesi scorsi la situazione di via Labirinto aveva acceso il dibattito politico. Da una parte la Loggia, intenzionato a «perseguire con forza il rispetto della legalità e il contrasto di ogni tipo d’insediamento abusivo». Dall’altra la Lega, che ha accusato il Comune di «eccessiva tolleranza». A favore della chiusura del campo si sono schierati anche molti cittadini del quartiere, con una petizione di 140 firme. Dopo il pronunciamento del Tar la polemica potrebbe riaccendersi.

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