Superiori, stop alle iscrizioni. È scientifico-mania

Gli studenti italiani continuano a preferire i licei. A livello nazionale rinasce la passione per il Classico. A Brescia scientifico top
Chiuse le iscrizioni nelle scuole bresciane © www.giornaledibrescia.it
Chiuse le iscrizioni nelle scuole bresciane © www.giornaledibrescia.it
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Dopo le medie? Gli studenti italiani continuano a preferire i licei. A livello nazionale rinasce la passione per il Classico che rispetto allo scorso anno registra un aumento di iscritti passando dal 6,1% al 6,6%.

Le iscrizioni on line alle prime classi per il prossimo anno scolastico (il 69% delle famiglie ha fatto domanda da casa, il 31% ha chiesto supporto alle scuole) si sono chiuse lunedì sera, alle 20, e i primi dati elaborati dal Ministero dell'Istruzione confermano il trend di crescita degli indirizzi liceali, scelti dal 54,6% dei ragazzi. Il 30,3% ha optato per un Istituto tecnico mentre il 15,1% dei nuovi iscritti ha scelto un Istituto professionale.

Per quanto riguarda il Bresciano, secondo le prime risultanze, spicca l’alto gradimento ancora una volta riscosso, ben oltre i numeri consentiti dalla disponibilità di spazi, dal liceo scientifico Leonardo e dal liceo linguistico Lunardi.

Da ieri ha preso il via la fase del «ri-orientamento», che l’Ufficio scolastico territoriale facilita con l’allestimento di un sito di supporto dove gli istituti pubblicano i dati relativi a eccedenza e disponibilità di posti, per famiglie che non trovano risposta positiva alla loro scelta prioritaria.

 

Una settimana «supplementare» per l’inserimento dei dati dovrebbe essere concessa anche alle scuole, secondo l’informazione raccolta ieri in via non ufficiale, di un prolungamento dell’apertura della piattaforma informatica fino al giorno 14, a compensazione di alcuni inconvenienti (casi non numerosi, si precisa) che si sono verificati tra il 16 gennaio e il 6 febbraio.

Il periodo utile per l’invio delle domande d’iscrizione alle prime classi dei diversi ordini e gradi di scuola è preceduto e seguito da un lavoro a rete, di verifica, sia sulla corrispondenza tra le scelte delle famiglie e i consigli orientativi formulati dalle scuole sia sul successo degli allievi al termine del primo anno di scuola superiore. L’obiettivo del Progetto provinciale per l’orientamento è ridurre gli esiti negati e i casi di abbandono agli studi. 

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