Su TikTok e Instagram la Brescia dantesca prende voce con gli studenti

Bilancio per «SicComeDante», il progetto partito con l’anno della Cultura che però andrà oltre
Francesco Zambelli, Anna Frattini e Laura Forcella - © www.giornaledibrescia.it
Francesco Zambelli, Anna Frattini e Laura Forcella - © www.giornaledibrescia.it
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Brescia città dantesca? Ovvio che non lo sia: come potrebbe competere con Firenze che ha dato i natali a Dante o con Ravenna che ne accoglie le spoglie? Eppure la questione non è così semplice: città dantesca è anche quella che ne promuove, con continuità, la conoscenza e nella quale è possibile rintracciarne le tracce. E Brescia ne ha tante. Bisogna scovarle e renderle visibili. In aiuto arrivano ora anche le scuole primarie e secondarie di primo grado. È l’obiettivo del progetto «SicComeDante», proposto anche all’interno del format Capitale della Cultura.

Il bilancio

«Dantizzare» (termire mutuato dal grande inventore di parole qual è stato Dante) è stato l’impegno dello scorso anno che ha dato i suoi frutti. Studenti delle superiori, anche di Bergamo, hanno lavorato su tematiche dantesche realizzando video brevi, a misura di social, Facebook, Instagram e TikTok, caricati su un calendario digitale - consultabile su calendario.siccomedante.it - ad accompagnare circa cento date, quanti sono i contributi raccolti. Il progetto è in evoluzione perché il lavoro continua.

«Dante non è solo un simbolo di orgoglio nazionale, ma è un genio poetico e narrativo che può essere apprezzato a tutte le età, veicolato e declinato attraverso la sapiente guida di insegnanti ed educatrici, che ogni giorno, nelle classi, svolgono un lavoro prezioso» ha spiegato l’assessora alle Politiche giovanili, Anna Frattini.

«Brescia è una città dantesca non solo per oggettivi rimandi ad essa nell’opera di Dante - ha precisato Laura Forcella, responsabile culturale di SicComeDante - anche per la capacità delle nostre scuole di radicare il Sommo poeta nel nostro spazio e nel nostro tempo, nei nostri luoghi». Come i venti riferimenti identificati. Dante, dunque, come luogo felice, o ancora Dante come un certo tipo di sguardo alla realtà di tutti i giorni, al lavoro, alla città. E lo sguardo fresco degli alunni più piccoli potrà fare la differenza.

«Le nuove tecnologie e anche le nuove piattaforme come TikTok aiutano i docenti a trovare un medium comune e con i più piccoli anche il ricorso a metodi tradizionali può dare risultati apprezzabili se opportunamente utilizzati». Di questo è convinto Francesco Zambelli, presidente dell’associazione culturale inPrimis che cura il progetto SicComeDante, sostenuto dalla Fondazione Asm.

Nel calendario sono contenuti i video e i lavori che hanno reso manifeste alcune tracce dantesche nei territori di Brescia e di Bergamo: dalla tomba del vescovo Berardo Maggi in Duomo vecchio, che seppe pacificare guelfi e ghibellini, alla torre d’Ercole, dimora di Corrado da Palazzo citato da Dante, alla raffigurazione della Vedovella davanti all’imperatore Traiano, in sala Giudici di palazzo Loggia che Dante racconta nel Purgatorio, e a tanti altri luoghi da scoprire.

Il prossimo appuntamento è il 22 marzo a San Barnaba, una mattinata con il dantista Gianfranco Bondioni e l’artista Francesco Visentini, giovane e originale illustratore dell’Inferno e del Purgatorio.

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